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MotoGP 2022, difficoltà massima per i freni sul circuito di Buriram. Orari TV

MotoGP news – Gli ingegneri Brembo, che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti della top class, hanno considerato il tracciato thailandese altamente impegnativo per i sistemi frenanti. Ecco perché e quali sono i numeri del sedicesimo Gran Premio stagionale
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MotoGP
Uno dei GP più difficili per i freni
Così come per il Giappone, dopo due anni di assenza a causa della pandemia Covid, questo fine settimana il Mondiale torna in Thailandia, al Chang International Circuit. L’azienda bergamasca Brembo, che lavora con tutti i piloti MotoGP, in una scala da 1 a 6 gli ha conferito un indice di difficoltà 6. Il tracciato presenta l’alternanza di rettilinei molto lunghi al termine dei quali bisogna frenare molto forte con curve da seconda e terza marcia in cui è fondamentale prendere il ritmo.

Leggerezza e raffreddamento al top per le pinze Brembo
Per la prima volta in azione nel GP Thailandia si vedranno le pinze monoblocco a 4 pistoni Brembo per la MotoGP. Introdotte nel 2020, sono realizzate partendo da un unico blocco di alluminio lavorato dal pieno. Rispetto alla fusione, la lavorazione dal pieno consente di impiegare materiali con migliori caratteristiche meccaniche e maggiore resistenza alle alte temperature. La forma del corpo pinza è studiata al fine di ottimizzare il rapporto massa/rigidezza attraverso l’ottimizzatore topologico, un programma informatico frutto di 40 anni di successi in 500-MotoGP. Le pinze in uso presentano numerose alette di raffreddamento e sono più leggere dei modelli precedenti. La finitura superficiale prevede un riporto al nikel.

Il passaggio dalla MotoGP alla strada
Fin dal suo esordio nelle competizioni iridate, negli anni Settanta, Brembo si serve delle gare per sviluppare nuove soluzioni tecniche che una volta dimostratesi vincenti e affidabili vengono trasferite alla produzione di serie. E proprio dall’esperienza in pista discendono le pinze freno Brembo High Performance, ineguagliabili per performance frenante e stabilità. Conforme a questa filosofia è la pinza Brembo GP4-RS ispirata alla monoblocco in uso in MotoGP. Ideata per gli appassionati della pista e per chi vuole il meglio, si eleva dai prodotti della concorrenza per leggerezza, rigidezza, raffreddamento, design e resa.

Quattro delle frenate nelle prime cinque curve
Le MotoGP fanno ricorso ai freni in 7 delle 12 curve del tracciato per un totale di 26 secondi al giro, equivalenti al 28 per cento dell’intero GP. Quattro delle frenate sono racchiuse nelle prime 5 curve della pista, complici i rettilinei lunghi che le precedono. L’unica eccezione nella seconda metà della pista è la curva 12 con una frenata di 202 metri necessaria per perdere 199 km/h.
Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore sfiora i 7,9 quintali, inferiore di un quintale e mezzo al dato del GP Giappone. Eppure alla prima curva, così come alla quarta il carico sulla leva è di 5 kg e la pressione del liquido freno raggiunge i 10,8 bar. 

La frenata più dura alla terza curva
Delle 7 frenate 3 sono considerate altamente impegnative per i freni, altrettante sono di media difficoltà e una sola è leggera. La più dura in assoluto per l’impianto frenante è la terza curva, preceduta da un rettilineo di quasi un chilometro: le MotoGP frenano da 323 km/h a 77 km/h in 5,7 secondi durante i quali percorrono 272 metri. I piloti esercitano un carico sulla leva di 5,4 kg, subiscono una decelerazione di 1,5 g mentre la pressione del liquido freno Brembo HTC 64T raggiunge gli 11,6 bar.

Ecco il calendario 2022 della top class e la classifica del campionato.

Cliccate qui per sapere gli orari diretta TV del GP di Thailandia.

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