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MotoGP 2022, Puig: “I giapponesi vincono sempre”

MotoGP news – Il team manager della squadra Repsol Honda, Alberto Puig, ha commentato quello che sta succedendo in pista, mettendo a paragone le moto europee a quelle giapponesi, e si è poi anche complimentato con Aleix Espargarò per la sua migliore stagione di sempre
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MotoGP
Il punto di vista di Puig
Le moto italiane sono state protagoniste in questa prima parte di stagione, considerando che delle undici vittorie sette siano state ottenute da Ducati e Aprilia, rispetto alla "compagine" giapponese che ha visto trionfare solo Yamaha, con Fabio Quartararo. Proprio il francese è primo in campionato, con 21 punti di vantaggio su Aleix Espargarò, e il team manager del team Repsol Honda, Alberto Puig ha commentato come riporta il sito di Tuttosport: “Alla fine i giapponesi finiscono sempre per vincere. Io parlo di fatti, non di opinioni, ma penso che sia Ducati che Aprilia e KTM abbiano fatto passi da gigante. È vero che la Honda non è mai stata una moto facile, ma portata al limite, può fare molto”.

In cosa vanno forti le marche europee
Come finirà quest’anno è abbastanza difficile da pronosticare oggi, con ancora nove gare da disputare, e parlando della crescita avuta dalle case europee, lo spagnolo ha ammesso: “Hanno approfittato del cambio di regolamento anni fa e i team europei sono stati più proattivi ed efficienti di quelli giapponesi. Penso che per molti anni gli europei guardassero ai giapponesi come riferimento, copiavano tanto. Ora hanno raggiunto un livello superiore su elettronica e meccanica”. E a questo sia Aprilia sia Ducati hanno aggiunto elementi di aerodinamica all’avanguardia. Il primo pilota a lottare per il titolo contro il campione in carica Quartararo è Aleix Espargarò con l’Aprilia, oggi a quota cinque podi e tra tutti quelli che ha stupito c’è anche lo stesso Puig: “Non so se si sia vestito da Marquez, ma sta andando forte con una moto fantastica”. Questo è un dato di fatto.

Ecco il calendario 2022 della top class e la classifica del campionato.

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