Salta al contenuto principale

Intervista esclusiva a Alberto Giribuola: "Bastianini e Dovizioso? Enea vive più di emozioni"

MotoGP news - Enea Bastianini e Andrea Dovizioso, tra le altre cose, hanno in comune una persona: Alberto Giribuola. Il piemontese ha lavorato prima con il forlivese, ora è al fianco del romagnolo del team Gresini e abbiamo fatto quattro chiacchiere con lui sulla stagione che sta vivendo, sulle differenze tra i due e sulle aspettative sul titolo iridato 2022
Image
MotoGP
"Più che un lavoro diventa un weekend con gli amici dove va in moto e si diverte"
Dopo le prime otto gare Enea Bastianini è il pilota che più ha vinto in questo 2022, con tre successi registrati in Qatar, in Texas e a Le Mans. La nostra Serena Zunino ha fatto una chiacchierata con il suo capotecnico Alberto Giribuola, che ha parlato di come viene svolto il lavoro nel box Gresini, di come si rapporta con il romagnolo e dei segreti alla base di questa annata per ora molto positiva.

Come si lavora con Enea?
Bene, lui è sempre molto rilassato. È tranquillo, a volte perde un pochino la calma quando non riesce a fare quello che vorrebbe, però ho capito che alla fine basta rimanere tranquilli, fargli vedere dove sta sbagliando. Poi esce in pista ed è a posto.

Ti ha stupito in qualcosa?
Nell’ultima parte di gara è veramente veloce e forte. È capace di sfruttare al massimo la gomma per tutta la durata della corsa, senza mai andare oltre e questo si traduce in un vantaggio nei giri finali. Inoltre ha un ottimo feeling con l’anteriore: in alcuni inserimenti fa veramente tanto la differenza. Riesce a giocare con il freno in maniera abbastanza particolare e quindi anche all’inizio con i dati facevo fatica, vedevo cose molto diverse rispetto agli altri, ma non dovevo seguire quello che è lo standard dell’ingegneria, bensì seguire il suo stile. Adesso ho capito quello che gli serve.

Qual è stata la cosa più difficile finora?
Quest’annata abbiamo sofferto un pochino troppo dove non eravamo tanto a posto. Quindi abbiamo lasciato indietro un po' troppo. Qualche idea ci è venuta per migliorare questi momenti di difficoltà, però d'altro canto quando le cose vanno bene non c'è alcun tipo di problema. Enea è migliorato tanto nella gestione dell’elettronica, a sapere cosa può chiedere. Soprattutto è migliorato in qualifica e questo dà una mano. Se si parte dalle prime due fila poi ci si può giocare la vittoria.

Otto gare e tre vittorie, qual è quella in cui ti sei divertito di più?
Sono state tutte molto belle. Tecnicamente Le Mans è stata quella che mi ha messo più ansia: è stata molto delicata a livello di aderenza, ci sono state tante cadute e la mia paura era che potesse commettere un piccolo errore. Non ero sicuro potesse vincere, però nei primi tre ci poteva stare. A livello di strategia quella del Texas è stata la migliore, perché abbiamo scelto bene in quali punti lavorare per poter essere performanti e costanti in tutta la gara: quando gli altri hanno alzato un po’ il ritmo lui è rimasto costante. Infine in Qatar mi aspettavo potesse vincere, però ha fatto proprio vedere una velocità esagerata rispetto agli altri. Ogni vittoria è stata un’emozione diversa e particolare.

Quanto ci credi al titolo?
Stiamo pensando gara per gara. L’importante in una stagione come questa è non portarsi dietro quello che è successo la settimana prima, ogni venerdì si riparte da zero. La nostra base è buona. Quando poi arriveremo a venti gare tireremo la riga. Non ho mai pensato a quello che potrà succedere.

Cos’hanno in comune Enea e Andrea Dovizioso, con cui hai lavorato per tanti anni?
Come approccio Enea è più legato alle sensazioni, Andrea è più analitico. Enea guarda i dati, ma quando è in moto vive più di emozioni. Anche quello che trasmette a me arriva in forma leggermente diversa, rispetto ad Andrea. Ma tutti e due riescono a tirare fuori il massimo da ciò che si sta provando o dal turno. C’è semplicemente una via diversa di comunicazione. Tutti e due hanno lo stesso talento. Nello stile di guida entrambi fanno la differenza in frenata, però sono frenate diverse anche perché se si fa un paragone le gomme sono diverse.

Quali sono gli ingredienti dietro a questi successi?
Nel team Gresini abbiamo trovato un’atmosfera rilassata e i ragazzi lavorano molto bene. Tutto aiuta a creare un ambiente sereno. Più che un lavoro diventa un weekend con gli amici dove va in moto e si diverte. Questo fa molta differenza. In più questo è il nostro secondo anno insieme e anche a livello tecnico siamo partiti bene già dai test invernali, perché in tutto il 2021 siamo riusciti a costruire una buona base di messa a punto, che funziona quasi su tutti i circuiti.

Come descrivi lo stile di guida di Enea?
È molto pulito, non esagera mai con il gas né con il freno. È gentile con la moto, questo lo aiuta a mantenere la moto calma e a sfruttare la massima aderenza disponibile. I suoi punti di forza sono la frenata e l’inserimento e soprattutto anche riuscire a girare molto velocemente per poi uscire usando molto il corpo, sporgendosi tanto.

Come avete costruito questa sintonia? 
Al di là del campionato ci siamo visti ogni tanto, poi adesso ha sempre tanti impegni di lavoro e ha bisogno di staccare completamente. Si organizza qualcosa volentieri. Passiamo del bel tempo insieme anche quando siamo alle gare, magari sta lui nel box e scherziamo o ceniamo insieme. C’è un bel rapporto di amicizia.

Cliccate qui
per sapere gli orari diretta TV del GP di Barcellona.

Ecco il calendario 2022 della top class e la classifica del campionato.

Aggiungi un commento