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Walt Siegl presenta la sua ultima creazione, ma non chiamatela moto

È un mezzo a propulsione elettrica per affrontare l'ambiente urbano: ruote da 19" e motore da 3 kW. Il progettista: "Mi sono ispirato alla pista e ai ciclomotori, ho pensato soprattutto alle moto da corsa 50 cm3 degli anni '70 di Kreidler, Garelli e Derbi"
Il vulcanico Walt Siegl ha dato vita a una nuova opera d'arte a due ruote, si tratta questa volta di una moto elettrica. L'oggetto in questione tuttavia è decisamente insolito, tanto che "motocicletta" potrebbe essere la parola sbagliata da usare per questa ultima creazione, che si muove in quello spazio ibrido tra moto, ciclomotori e mezzi a pedalata assistita, sulla scia di quanto già visto con la Cake.

Difficile da inquadrare
Rispetto alla Cake stessa, la nuova creatura di WSM ha un aspetto e un approccio progettuale più moderni: si tratta di un mezzo leggero, per quanto suggeriscono le linee. L'idea, supportata dalla maniglia dietro la sella, sembra quella di una due ruote che si può trasportare facilmente in ambiente urbano. Il motore ha una potenza di soli 3 kW, e le ruote da 19” sembrano una scelta legata soprattutto al concetto di agilità e possibilità di muoversi sui terreni accidentati, più che suggerire velleità off road.

Voce al creatore
Il progettista ha raccontato al sito Asphalt and Rubber la genesi del progetto: “È stato commissionato dall'Haas Moto Museum di Dallas, in Texas. Quando abbiamo discusso del progetto, Bobby Haas, il fondatore del museo, e Stacey Mayfield, il direttore, hanno condiviso il mio interesse per le moto elettriche. Inoltre Bobby è un grande mecenate dei costruttori di moto su misura, ne ha tre delle mie. Questa volta volevo costruire un mezzo che sembrasse provenire dal mondo delle due ruote, ma non propriamente da quello motociclistico. Mi sono ispirato sia alla pista che all'universo dei ciclomotori, ho pensato soprattutto alle moto da corsa 50 cm3 degli anni '70 di Kreidler, Garelli e Derbi".

Soluzione aperta
L'ispirazione non riguarda solo il design, ma va più nel pratico: “Questa due ruote potrebbe facilmente diventare la piattaforma per una bici a pedalata assistita, un ciclomotore o una moto elettrica ad alte prestazioni. Volevo costruire il telaio più leggero e resistente possibile, il che mi ha portato a un sistema monoscocca, che mi dà l'opportunità di progettare qualcosa senza carrozzeria. È stato un vantaggio sotto molti aspetti: la forma è definita e ho risparmiato peso. Sono pienamente consapevole che ci sono alcuni limiti in termini di comfort ed ergonomia, ma potrebbero essere facilmente risolti se questo progetto dovesse andare verso la produzione”.

Caratteristiche tecniche
Telaio: monoscocca. Scheletro al cromo-molibdeno inscatolato con fibra di carbonio. Inserti in acciaio e alluminio per supporti
Sospensioni: forcella DNM, ammortizzatore posteriore DNM con articolazione progressiva.
Ruote: Segway 19", ruota posteriore a disco in alluminio
Motore ed elettronica: Luna Cycles
Pacco batterie: Sur-Ron 3000w, celle Panasonic 65 volt
Trasmissione: sistema di riduzione a ingranaggi con trasmissione a cinghia
Freni: pompe e pinze Sur-Ron

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