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MotoGP 2021, Hernandez: “Dovizioso al posto di Marc Marquez? Incomprensibile"

MotoGP news – Il capotecnico di Marquez, Santi Hernandez, ha parlato del 2020 vissuto senza il “suo pilota” e ha detto di non condividere le voci secondo cui Honda starebbe pensando ad Andrea Dovizioso per sostituire Marc fino a quando non sarà in grado tornare in pista
"Bradl ci ha sorpreso"
Il capotecnico di Marc Marquez Santi Hernandez in un’intervista al podcast 'Por Orejas' ha parlato del 2020 vissuto senza il “suo pilota”. Tuttora si sa poco delle condizioni dello spagnolo e non è chiaro quando potrà rientrare. Anche per questo ci sono parecchie "voci" secondo cui la casa giapponese starebbe pensando ad Andrea Dovizioso come possibile sostituto. Un'ipotesi che convince poco Santi: “Non mi sembrerebbe normale che Honda ingaggi Dovizioso per sostituire Marc. Se durante l’anno hai considerato l’idea di aggiungerlo come collaudatore, ma alla fine hai scartato l’ipotesi perché Stefan Bradl ha fatto un gran lavoro, non capirei il motivo dell’ingaggio per, mettiamo il caso, tre gare. Avrebbe molto più senso che il sostituto sia Bradl, perché è lui che ha le migliori sensazioni con la moto, ha capito cosa succede nelle gare, è veloce e perché è il collaudatore che sta continuando a provare elementi per migliorare la moto. Chi è migliore di Bradl per sostituire Marc?”
Nel 2020 lo spagnolo e il tedesco hanno lavorato insieme e Santi ha solo parole positive per lui: “Ci ha sorpreso. Si è adattato molto bene alla squadra. Scherzava con noi e mi ha colpito per la sua onestà. Per le circostanze e il suo ruolo, in alcuni momenti sarebbe stato facile dire che i problemi li aveva la moto. È stato sincero e molte volte mi ha ringraziato perché l’ho aiutato ad adattarsi alla moto, ma diceva che il problema ce l’aveva lui, non la moto. E che aveva bisogno di un po’ di margine per abituarsi. Questa onestà è qualcosa di incredibile. Ha saputo gestire una situazione che non era per niente facile”.
E sul 2020 ha detto: “È stato un anno molto difficile, duro. All’inizio pensavamo che Marc potesse rientrare in breve tempo e per questo non eravamo preparati psicologicamente ad un’assenza così lunga. Pensavamo che si sarebbe perso due o tre gare. Man mano che passavano le settimane e le informazioni che arrivavano allungavano i tempi, abbiamo cambiato mentalità. Siamo passati da lottare per vincere o per salire sul podio ogni fine settimana, con l’obiettivo di lottare per il Mondiale, ad avere un obiettivo molto diverso. Marc è il pilota che quando le cose non vanno, o la moto non è a posto, riesce a sopperire a quelle mancanze. Nel 2016, con una moto molto inferiore agli altri vinse il Mondiale. Come? In nessun momento smise di dargli il gas”.
Il 2020 è stato un anno molto strano anche per i rivali: “Quelli che dovevano sbattere il pugno sul tavolo ed essere i leader non l’hanno fatto. In realtà nessuno l’ha fatto. È stato sorprendente che piloti come Viñales, Quartararo o Dovizioso siano stati in un altro mondo. È come se ai levrieri fosse stata tolta la lepre e avessero smesso di correre. Forse a inizio stagione si stavano preparando a battere il campione, quando all'improvviso è sparito non sapevano cosa fare e si sono persi. Quartararo ha vinto le prime due gare a Jerez e poi è scomparso. Sono rimasto piuttosto sorpreso”.
 
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