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Come favorire il cicloturismo lungo i corsi d’acqua

Da un accordo tra le associazioni dei gestori delle vie irrigue e di ciclisti con due atenei potrebbe nascere un quadro normativo che favorisce lo sfruttamento dei percorsi lungo le alzaie di fiumi e canali per lo sviluppo del turismo a pedali. Una rete di 200.000 km che potrebbe aggiungersi e integrarsi con quella esistente per un’offerta di viaggi di livello europeo
Potenziare il turismo dolce
Sfruttare le alzaie lungo i corsi d’acqua per intensificare la rete di ciclovie italiane. È l’obiettivo dell’accordo siglato tra Anbi (Associazione nazionale degli enti di bonifica e irrigazione), Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta), Cirem (Centro interuniversitario di ricerche economiche e di mobilità dell’Università di Cagliari) e il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino. Un’intesa voluta per porre rimedio a un quadro normativo italiano che, soprattutto per questioni di sicurezza, pone limiti nell’utilizzo dei percorsi lungo gli argini delle vie d’acqua per fini diversi da quelli di manutenzione delle reti idriche. L’intento è superare le attuali difficoltà imposte dalla legge e definire interventi legislativi per armonizzare le regole attuali e facilitare l’impiego degli itinerari già esistenti per favorire il turismo e, nello specifico, quello in sella a una bicicletta o a un’e-bike. Una soluzione che, con interventi minimi, consentirebbe di aggiungere agli oltre 58.000 km di ciclovie presenti in Italia buona parte dei circa 200.000 km del patrimonio infrastrutturale della rete di canali irrigui e di bonifica. Un’opportunità preziosa per agevolare la crescita di un settore, quello del cicloturismo, che oggi vale circa 4,7 miliardi di euro e con ampie possibilità di espansione (circa 5 volte tanto secondo il Rapporto Isnart-Legambiente 2020). Uno sviluppo che potrebbe essere favorito proprio dall’uso di itinerari con alto valore di interesse naturalistico e paesaggistico come quelli lungo i corsi d’acqua. D’altronde, a livello europeo i viaggi a pedali più gettonati sono proprio quelli che seguono i fiumi e le reti di canali adiacenti, come le ciclabili delle Loira, del Danubio o del Reno. A favorirli sono l’assenza di dislivelli impegnativi, la presenza di area verdi e il passaggio in località di interesse storico che possono offrire anche ospitalità e ristoro. 
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