Grande ottimismo
Nel 2020 tra i piloti che hanno vinto almeno una gara ce ne sono stati due che ci sono riusciti alla guida della giovane KTM RC16. Sia il debuttante Brad Binder sia Miguel Oliveira hanno portato la RC16 davanti a tutti, il portoghese addirittura in due occasioni, ed è quindi legittimo aspettarsi nel 2021 qualcosa di più dalla casa austriaca. Proprio questo è l’obiettivo dei dirigenti e del CEO Stefen Pierer che intervistato dal sito tedesco Speedweek ha ammesso: “Nel 2020 abbiamo raggiunto e anche superato i nostri obiettivi. Adesso abbiamo una buona base tecnica che permette a diversi piloti di vincere e stare nelle prime posizioni. E per la prima volta questa base ha dato anche migliori opportunità ai debuttanti. Come abbiamo visto con Binder e Lecuona. Il nostro obiettivo per il prossimo anno è lottare per il titolo del mondo e vincerlo se sarà possibile”.
Ad appoggiare le sue parole è l’altro dirigente Hubert Trunkenpolz, che ha raccontato: “Sono d’accordo con Pierer. Sappiamo quanto sia difficile il Campionato del mondo di MotoGP, ma il titolo è l’obiettivo. È impossibile prevederlo, come abbiamo visto quest’anno ci sono state tante sorprese. In ogni caso siamo in una buona posizione e abbiamo tre piloti che hanno vinto gare l’anno scorso: Oliveira, Binder e Petrucci”. Gli occhi saranno puntati soprattutto sui primi due: “Hanno già esperienza. Se vogliono vincere il Mondiale di MotoGP devono essere pronti. Altrimenti non succederà. Ci sono alcuni piloti giovani che rappresentano un pericolo per noi, come Morbidelli, Quartararo, Mir e Rins. Sono tutti veloci. Non importa in quale campionato siamo, vogliamo vincere. Non direi che non abbiamo nessuna opportunità in MotoGP per il 2021. La moto va bene, vedremo come andrà tutto senza avere più con noi Pol Espargaró. Se i nostri due piloti saranno in buona forma posso immaginare che lotteranno per il titolo. E ci aspettiamo molto da Petrucci”.