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BMW ESG 649 by Eastern Spirit Garage

Prendete la forcella di una GSX-R1000, le pinze freno di una Honda Fireblade, una carenatura in alluminio modellata a mano, una sella in pelle trapuntata ed abbinate il tutto alla meccanica di BMW R80 del 1993. Ecco il risultato firmato Eastern Spirit Garage
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Bmw
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Fuoriserie
Eastern Spirit Garage
Una vecchia BMW R80 del 1993 per un terzo cafè racer, un terzo naked ed un terzo sportiva/retrò, il tutto condito in salsa jap. Per quanto strana esiste davvero e la potete vedere molto bene dalle foto in gallery. Frutto dall’estro creativo del costumizzatore polacco Eastern Spirit Garage, la ESG 649 di cui stiamo parlando nasce in realtà dalle esigenze del cliente che, per l’appunto, chiedeva una moto “camaleontica”, in grado cioè di trasformarsi in pochi e semplici passaggi da una semplice naked ad una più raffinata cafè racer dallo stile retrò. Il lavoro, ci vuole poco a capirlo, non è stato di poco conto: sagomata interamente a mano, la carenatura in alluminio è stata abbinata ad un serbatoio due in uno, contenente cioè sia il carburante che la batteria (ovviamente “separati” al suo interno). Poi è stato rifatto il  telaietto posteriore, sul quale i ragazzi di Spirit Garage hanno montato una classica coda da cafè racer rivestita in pelle scamosciata commutabile in una sella unica, più lunga e piatta in stile scrambler. Non inganni la forma del bicilindrico che, sebbene rimasto il boxer originale da 800 cm3 di BMW è stato profondamente rivisto con nuovi carburatori, cuscinetti e guarnizioni ed in più abbinato ad un altrettanto nuovo impianto di scarico con dB-killer estraibile. In salsa jap, dicevamo, poiché la ciclistica, a ben guardare, deve molto al sol levante: in particolare la forcella presa in prestito da una GSX-R1000 del 2002 leggermente rivista nella taratura per far fronte al peso maggiore della BMW e le pinze del freno anteriori - anch'esse Suzuki - a mordere i dischi di una Honda Fireblade del 2009. A completare il comparto ciclistico anche una piastra di sterzo e il monoammortizzatore YSS con forcellone monolever. Un “lavoraccio” insomma, costato tempo e denaro, ma valso anche la piena soddisfazione dell’anonimo cliente… Piacerebbe anche voi?

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