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BMW, una moto per ricaricare le batterie delle auto elettriche

Per ricaricare le batterie della auto elettriche si potrebbe usare una moto a benzina. Il bizzarro progetto di BMW studia possibili soluzioni per aumentare l’autonomia dei mezzi a elettrici, arrivando addirittura ad integrare quattro e due ruote
Range Extender
Consapevole che tra i primi e più importanti “ostacoli” al diffondersi di auto e moto elettriche vi sia la limitata autonomia, BMW è alla ricerca di nuove soluzioni. L’ultima la vediamo dei brevetti qui sotto: una moto che funge da “estensore dell’autonomia” dell’auto che la traina.
Insolita ma sensata, l’intuizione tedesca prende spunto dal modello i3 che, dal 2013 al 2019, poteva essere acquistato in forma “REx”, cioè con il bicilindrico da 647 cm3 preso in prestito dallo scooter C650 “imbullonato” direttamente nel bagagliaio e che serviva da generatore per la ricarica della batteria. Ma è sorta una domanda: perché portarsi appresso un motore a benzina quando la maggior parte dei viaggi sono abbastanza brevi da essere completati con la sola energia elettrica? Discorso che, a guardar bene, varrebbe anche per l'uso di enormi batterie a lungo raggio che, il più delle volte, si dimostrano in realtà un “peso morto”, con buona pace di prestazioni ed economia dei consumi. Da qui l’intuizione: utilizzare un motore motociclistico che possa essere utilizzato da un'auto elettrica e fungere “range extender” nei viaggi più lunghi, ma anche lasciato a casa quando si intraprendono percorsi più brevi. Ma allora, perché fermarsi qui? Fatto trenta, hanno evidentemente pensato in Casa BMW, tanto vale arrivare a trentuno e, insieme al motore, portarsi in giro anche un telaio… L'idea è che la moto possa essere usata “convenzionalmente”, cioè con il motore che spinge la ruota posteriore, ma anche come generatore sovradimensionato che produca sufficiente energia per ricaricare l’auto elettrica. In pratica, si toglie la forcella sostituita con un sistema ai aggancio per trasformare la moto in un rimorchio, con cavi elettrici collegati direttamente alla batteria dell’auto. Quando invece il range extender non serve (magari perché il viaggio è breve), anziché tenersi in garage un inutile motore, si rimonta la forcella e si ottiene una moto. Seguendo l’esempio di molti campeggiatori, che sul camper si portano anche il motorino, nei lunghi viaggi (magari con un’auto più capiente della berlina vista nel brevetto) ci si potrebbe anche portare nel baule l'avantreno della moto così da poterlo rimontare una volta arrivati a destinazione e ritrovarsi quindi con un’auto e una moto. Certamente fantasioso, difficilmente il progetto si concretizzerà in un modello in vendita. Tuttavia, l’idea dell’”integrazione” auto elettrica-moto potrebbe in futuro aprire nuovi orizzonti…

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