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MotoGP 2020, Sahara: “La vittoria del titolo è stata qualcosa di miracoloso”

MotoGP news – Il direttore del progetto MotoGP Suzuki, Sinichi Sahara, ha parlato del grande successo ottenuto da Joan Mir quest’anno, del lavoro su cui si concentreranno durante l’inverno per replicare il risultato, e ha espresso il suo parere sui due piloti, Mir e Alex Rins, definendoli: “I compagni di squadra perfetti”
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MotoGP
"Un grande peccato l'infortunio di Rins"
Joan Mir nel 2020 ha scritto una nuova pagina di storia del motociclismo, vincendo il titolo iridato in MotoGP e riportando Suzuki davanti a tutti dopo vent’anni. Il risultato è stato eccezionale e Sinichi Sahara, direttore del progetto MotoGP Suzuki, ha ripercorso questa annata fantastica per la casa di Hamamatsu: “È stato qualcosa di miracoloso. Non mi aspettavo un risultato così, ma avevamo fatto un piano per far crescere la squadra, il test team, sostenere lo staff, i piloti e continuare ad andare avanti. Il lavoro del team è stato eccezionale. Abbiamo lavorato molto duramente per molto tempo per raggiungere questi risultati e aggiungere un'altra pietra miliare a questa nuova era”. Durante l’inverno la Casa giapponese lavorerà per migliorare ancora la GSX-RR: “C’è sempre un margine di miglioramento. Guarderemo l’elettronica, il telaio e anche qualcosa nel motore, rispettando le restrizioni”.
Sahara si è detto particolarmente contento della coppia di piloti che vestono i colori Suzuki: “Joan e Álex (Rins) si spingono a vicenda e si supportano a vicenda. Sono i compagni di squadra perfetti. Abbiamo due piloti straordinari con molto talento, ma c'è sempre spazio per migliorare. Ho già detto in altre interviste che Joan sarebbe potuto diventare un top rider molto veloce e molto presto. Ma non pensavo che ci sarebbe riuscito quest'anno, me l’aspettavo di più nel 2021. Stava diventando più forte. Non abbiamo mai dubitato del suo potenziale”. Invece Rins ha chiuso l’anno al terzo posto, dopo essersi infortunato al primo GP: “Il suo infortunio è stato un peccato. Sono soddisfatto di come si è rialzato e ha continuato a spingere per ottenere grandi risultati. Sappiamo che è qualificato per lottare per i titoli. Avrebbe potuto lottare con Joan Mir per il titolo fino alla fine”.
E infine sulla possibilità che Suzuki abbia presto un team satellite in MotoGP il giapponese ha detto: “Tutte le Case produttrici ce l’hanno, arriverà anche per noi”.

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