Salta al contenuto principale

SBK 2020, Bautista: “All'inizio la Honda era impossibile da guidare"

SBK news – Bautista ha raccontato il primo, disastroso, approccio con la Fireblade: un'esperienza che lo ha portato addirittura a pensare di essere alla fine della carriera. Poi le cose sono cambiate e ha ritrovato la fiducia
Bautista ora è fiducioso
In MotoGP la Honda non è la moto più facile da guidare, in questo 2020 senza Marc Marquez non è salita sul podio per otto gare consecutive, digiuno interrotto solo a La Mans col terzo psto del fratellino Alex. Pare che lo stesso discorso sia valido anche per la Fireblade di Alvaro Bautista e Leon Haslam in Superbike. Ad ammetterlo è lo stesso Bautista: “Sinceramente la prima volta che ho provato questa moto ho pensato ‘Diamine, è impossibile da guidare!’ Voglio dire, non mi è piaciuta proprio per niente, assolutamente nulla. Mi sono chiesto perché fossi lì”. I test invernali con la CBR li commenta così: “Non avevo feeling con la moto, non potevo trovare il limite e sono stato tre secondi più lento degli altri piloti. È stato un disastro per me. Pensavo di essere arrivato alla fine della mia carriera, ero molto molto preoccupato in vista della stagione”. Invece le cose sono andate meglio del previsto tanto che nella seconda parte della stagione diverse volte lo spagnolo ha lottato per le posizioni che contano, tanto da conquistare anche il primo podio ad Aragon. Bautista ha detto: “Fortunatamente abbiamo lavorato molto sulla messa a punto della moto, sull’elettronica e quando siamo arrivati a Barcellona ho iniziato a sentirmi un po’ meglio sulla moto. In Giappone avevano lavorato molto sull’elettronica, sulla potenza, cose che avevamo chiesto dopo il round australiano. Ad Aragon ho visto che potevo lottare per i podi, ma poi ho iniziato a superare il limite. Ogni volta che provavo a girare nelle prime posizioni cadevo. Adesso sono convinto che questo progetto può arrivare a un buon punto”.

Leggi altro su:

Aggiungi un commento