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MotoGP Starting Grid: Dovizioso prepara la rivincita, le Yamaha affilano le armi

Valentino Rossi e Maverick Vinales hanno testato un nuovo telaio e uno scarico diverso. Dovizioso dopo i test è in progresso e punta a consolidare la propria posizione in testa al mondiale. In casa Petronas si accende la sfida tra Quartararo e Morbidelli: dopo le prime due gare di Jerez l'italiano ha performato meglio del francese e solo in qualifica El Diablo sembra avere ancora qualcosa in più
Gara, test e gara. L’asfalto di Misano è appena stato rifatto ma di MotoGP ne ha già viste parecchie e si appresta a un vero tour de force di chilometri con il prossimo gran premio dell'Emilia Romagna. Vediamo le novità di questa settimana insieme al nostro Guido Sassi in MotoGP Starting Grid.

La novità
I test in mezzo a due gp - sulla stessa pista dove si corre- possono sembrare superflui, ma in realtà sono tornati utili un po’ a tutti gli “sconfitti” del primo weekend di Misano. Dovizioso ne aveva bisogno per cercare la quadra con una Ducati che non risponde come vuole lui con questa gomma al posteriore, Rossi doveva ancora sistemare qualche dettaglio tecnico sulla propria M1. Le Ktm invece avevano bisogno di ritrovarsi su una pista dove hanno provato molto, senza tuttavia trovare ancora le giuste risposte: Pol Espargaro è andato forte, ma chi ha lavorato più intensamente è stata proprio Yamaha. I giapponesi hanno portato un telaio nuovo (bocciato però sia da Vale che da Maverick), uno scarico a tromba che invece ha convinto il Dottore e il freno posteriore a leva che ha provato Vinales.

Che numeri
76 punti sono pochini dopo 6 gare, ma bastano ad Andrea Dovizioso per guidare la classifica mondiale. Il ducatista ha 6 punti di vantaggio su Quartararo, che nelle ultime 4 gare ha fatto meno punti rispetto al solo esordio di Jerez. Ma Andrea non deve guardarsi dal francese e basta: a 12 punti c’è Miller, a 16 Mir, a 18 Vinales e Valentino. Pure Morbidelli, con 19 lunghezze di svantaggio, è a meno di un secondo posto di distanza. Il mondiale insomma è più aperto che mai, anche perché le Ktm non sono poi così lontane e capaci di sovvertire ogni pronostico in maniera imprevedibile. Mancano 8 gare con quella di domenica: la possibilità che il mondiale rimanga in discussione fino all’ultimo appuntamento non sono poche.

La sfida
Con Morbidelli finalmente vittorioso, il confronto con il compagno di squadra è decisamente meno pesante che in passato. Quartararo inoltre è caduto, e ora solo 13 punti li separano in classifica. Ma Franco deve lamentare due zeri in classifica - un ritiro per rottura motore a Jerez e l’incidente con Zarco in Austria- ragion per cui non ha nulla da rimproverare a sè stesso. In qualifica El Diablo sembra avere ancora qualcosina in più, ma le differenze del 2019 sembrano ormai lontanissime. Solo l’anno scorso Quartararo aveva conquistato 7 podi, mentre Franco non era andato oltre 3 quinti posti.

Questa è storia
L’anno scorso Marc Marquez vinceva a Misano per la terza volta in MotoGP: una gara conquistata con la cattiveria che lo contraddistingue, grazie al sorpasso all’ultimo giro su Quartararo. Quel successo è ancora fresco, ma pare una vita fa. Il 93 aveva poi vinto altre 5 delle 6 gare rimanenti, uccidendo definitivamente un campionato che era già agonizzante. Non solo: gli spagnoli al termine del 2019 avevano conquistato 16 delle 19 gare in calendario, lasciando all’Italia le briciole. Oggi il panorama è rovesciato: con 6 podi e 2 vittorie l’Italia è la nazione meglio rappresentata, gli iberici non sono andati oltre i 5 podi senza nemmeno una vittoria.

Hot spot
Il Tramonto era una curva bellissima con il vecchio senso di marcia, ma ha il suo fascino anche adesso: meglio però non dirlo a Valentino Rossi dopo lo scorso fine settimana, che proprio al tornantone ha perso il terzo posto per colpa di Joan Mir. Il giovane di casa Suzuki ha approfittato di una situazione ambigua: fino al giro precedente alle spalle del nove volte campione del mondo c’era Rins, che però montava la stessa gomma posteriore del pesarese. Rins non sarebbe riuscito ad attaccarlo in quelle condizioni, Mir invece sì, e infatti è passato senza chiedere permesso.
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