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È sparito il turbo dalla Suzuki Recursion

Suzuki continua a lavorare sul suo prototipo Recursion: la dimostrazione è nel nuovo brevetto depositato in Giappone lo scorso febbraio e reso pubblico solo lo scorso 20 agosto, dove però è sparito il turbocompressore
Niente turbo?
Forse non ricordate il prototipo Recursion presentato da Suzuki sette anni fa, ma potrebbe essere stato il papà di alcune novità molto interessanti. Quella concept bike montava un motore bicilindrico parallelo con distribuzione monoalbero a camme in testa di 588 cm³, inedito ma soprattutto dotato di turbocompressore; due anni dopo venne presentata l’evoluzione bialbero XE7, nella quale erano rimasti lo schema bicilindrico parallelo e il turbocompressore, ma tutto il resto era nuovo, compresa la cilindrata passata a 700 cm³.
Era il 2013 e della Recursion non si è più saputo nulla, ma Suzuki continuava a lavorare: la dimostrazione è nel nuovo brevetto depositato in Giappone lo scorso febbraio e reso pubblico solo lo scorso 20 agosto dove però è sparito il turbocompressore.
La sua presenza aveva influenzato in maniera sensibile la conformazione del motore, dell’airbox, del sistema di raffreddamento e ovviamente dello scarico ma adesso non c’è più. I disegni del brevetto parlano chiaro.
Questo non significa però che il turbocompressore sia stato abbandonato: è probabile che la versione più spinta del nuovo motore abbia bisogno di un maggiore sviluppo, o addirittura più semplicemente che la applicazione turbo non abbia avuto bisogno di nuovi brevetti e dunque non compaia nei disegni.
Certo, resta la curiosità di sapere quando arriverà la nuova bomba Suzuki e come sarà. Ma su questo tema i giapponesi sono impenetrabili.
 
 A sinistra il prototipo Recursion, a destra il suo motore dotato di turbocompressore

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