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Valentino Rossi: “In Honda mi han preso per pazzo quando ho firmato per Yamaha”

Il Dottore ha fatto una chiacchierata in diretta televisiva con Alex Zanardi, ex pilota di Formula 1, e ha raccontato diversi aneddoti della sua carriera. Valentino Rossi ha commentato uno dei sorpassi più famosi della sua carriera, ha tratto un bilancio della sua ultraventennale esperienza nel mondo delle corse e ha parlato della sua sfida più difficile...
"È come se Hamilton lasciasse la Mercedes per correre con la McLaren"
A Laguna Seca, nel 2008, siamo stati spettatori di un sorpasso divenuto epocale di Valentino Rossi su Casey Stoner, al Cavatappi, la curva più celebre del tracciato e il pesarese l’ha commentata intervistato da Alex Zanardi, ex pilota di Formula 1, nella trasmissione di Rai 1 “Non mollare mai”. Il 41enne ha raccontato: “Il sorpasso al Cavatappi è stato uno dei più belli della mia carriera, ma l’ho copiato a te 12 anni dopo. Non mi sono inventato nulla. Quello è il sorpasso più iconico, quello che la gente ricorda di più, ma in quella gara ci siamo superati tantissime volte. Ricordo che solo al terzo giro ci eravamo già superati cinque o sei volte. Quando passai sul traguardo vidi che mancavano 27 giri e mi dissi: ‘Aiuto!’ (ride) Rossi è ormai arrivato a fine carriera e guardandosi indietro dice:  “Il mio sogno era vincere, ma neanche io sapevo quello che mi aspettava. Posso dire che ho vinto più di quello che mi aspettavo e sono contento. Ho avuto una prima parte di carriera dove ho vinto molto, cose che pochi campioni hanno fatto. Poi, in cambio, nonostante ho vissuto anni duri in cui ho vinto meno e in cui ho avuto più delusioni, ho avuto giornate che mi sono piaciute di più rispetto a quando vincevo 12 gare di fila”. Nella sua lunga carriera Rossi ha vinto una sfida piuttosto difficile: passare da Honda a Yamaha e riuscire a vincere subito. Il pesarese ha raccontato: “Ero condannato a vincere. dicevano che vincevo solo per la Honda. Se non vincevo due gare mi davano per finito. La mia scelta è stata un’autentica pazzia. È come se Hamilton lasciasse la Mercedes per correre con la McLaren. In Honda pensavano che fossi passo quando accettai il progetto di Yamaha. Ma alla fine ho dimostrato che non vincevo solo per la moto”.

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