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Indian Appaloosa V 2.0 - Baikal Mile Ice Speed ​​Festival - VIDEO

Ulteriormente modificata ed equipaggiata con ruote chiodate ed un nuovo sistema Nitro, l’ Indian Appaloosa V 2.0 è stata messa alla prova sulla pista ghiacciata del Baikal Mile Ice Speed ​​Festival. Non è stata una passeggiata, ma ora si guarda alla Sultan of Spirit!
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Indian Appaloosa V 2.0
Ospitata dalle gelide terre siberiane, l’ultima edizione del Baikal Mile Ice Speed ​​Festival è stata occasione, tra le altre cose, anche per “testare” la velocissima Indian Appaloosa v 2.0, versione ulteriormente modificata della bobber vista la prima volta alla Sultans of Sprint 2019.
Allora, a portarla sull’asfalto fu l'ex pilota Randy Mamola, “sostituito” questa volta dall’altrettanto esperto Sébastien Lorentz che, sulla superficie ghiacciata del Lago Baikal, ha liberato tutti i 150 CV del potentissimo V-Twin raffreddato a liquido da 1133 cm3 completo di kit prestazioni Nitrous Express.
Per affrontare la sfida, l’Appaloosa 2.0 è stata equipaggiata con gomme Dunlop SportSmart Mk3 chiodate, di una carena leggermente modificata - ne è stata chiusa la bocca con un coperchio in carbonio per diminuire il flusso di aria gelida verso il motore ed il pilota - e, si diceva, potenziata con un sistema nitro nuovo di zecca. Completamente rivisto anche il comparto sospensione firmato Öhlins, ammortizzatore di sterzo compreso. Modifiche che hanno permesso alla ex bobber di affrontare le temperature glaciali e la scivolosissima superficie ghiacciata, pur con qualche difficoltà. Le temperature di 20 gradi sotto lo zero hanno pesantemente influenzato il corretto funzionamento della centralina, che purtroppo non è riuscita a dare il massimo di sè. Discorso analogo per l’assetto in generale che, seppur modificato, è stato messo in difficoltà dalle condizioni accidentate del fondo ghiacciato. "Correre sul ghiaccio - ha detto il costruttore della Appaloosa Brice Hennebert - è difficile, questa è la cosa più incredibile che ho provato a fare. Ho imparato così tanto e mi sono divertito moltissimo a farlo. Abbiamo perso circa il 30% della velocità che avremmo potuto raggiungere in condizioni normali e, anche se abbiamo avuto alcuni problemi, sono estremamente felice di essere venuti qui a testarla. Ora non faccio altro che pensare a tutti i cambiamenti e alle modifiche che dovremo apportare!”. Insomma, non è stato affatto semplice, e la moto è stata messa a dura prova. Ora però bisogna pensare alla Sultans of Sprint e prepararsi per la nuova sfida.
In attesa di vederla all’opera nella gara di accelerazione, ecco qui sotto il video ufficiale girato in Siberia durante le fasi di preparazione!


 

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