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#DistantiMaUniti il messaggio degli sportivi

A sostenere il decreto del Governo che chiede di restare tutti a casa fino al 3 aprile è arrivato anche il mondo dello sport. Molti piloti, tra cui Andrea Dovizioso, Valentino Rossi, Tony Cairoli e Kiara Fontanesi hanno preso parte a questa campagna social promossa dal Ministero dello Sport
"Siamo una comunità unita anche nella distanza"
Nelle ultime ore sui social è apparsa una nuova campagna promossa dal Ministero dello Sport che ha chiesto aiuto a molti sportivi per ribadire lo stesso forte messaggio che ha chiesto il governo: stare a casa fino al 3 aprile e, quando non è possibile, mantenere una distanza di sicurezza e adottare delle semplici, quanto vitali, misure di sicurezza. #DistantiMaUniti è l’hashtag scelto e nelle foto i protagonisti sono a braccia aperte per mantenere, appunto, il metro di distanza. Tra gli sportivi che hanno deciso di prendervi parte ci sono i due piloti di MotoGP Andrea Dovizioso e Valentino Rossi e i due piloti di Motocross Tony Cairoli e Kiara Fontanesi. Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora ha spiegato: “In questo momento in cui abbiamo chiesto al Paese di rispettare indicazioni particolarmente impegnative, tra cui quelle della distanza di sicurezza e di evitare il contatto fisico, c'è il rischio che questo possa presto trasformarsi in “isolamento” e che ci si allontani l’uno dall’altro. La campagna social #iorestoacasa ha con forza sottolineato la necessità di queste misure, ma stare a casa non significa essere soli: vogliamo far percepire che questa è una scelta da prendere per la cura di se stessi e degli altri. Perché siamo una comunità unita anche nella distanza. Ecco perché parte la nuova campagna: #DistantiMaUniti. Viene lanciata inizialmente da uomini e donne che rappresentano l’eccellenza dello sport italiano, ma il Governo intende coinvolgere tutti i cittadini, a partire dai più giovani che al momento sembrano sottostimare il rischio – personale e collettivo - e a cui è bene che il messaggio arrivi anche da personalità ampiamente riconosciute e apprezzate. Un messaggio di unione e solidarietà attraverso un gesto simbolico: una foto in cui si allunga il braccio verso l’esterno, come a toccare qualcuno che non si vede, ma sappiamo che c’è. L’obiettivo è creare sui social dei collage di foto da parte degli utenti, una sorta di catena umana virtuale che unirà le persone anche nella distanza, per farci sentire vicini senza toccarci, rivendicando con forza il nostro senso di appartenenza a una comunità".

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