7 frenate
Nella notte italiana inizierà l’azione della Superbike sul circuito di Phillip Island, che si appresta a disputare le prime due sessioni di prove libere per prepararsi al meglio in vista delle qualifiche e delle gare del primo round. La famosa pista che si riversa sull’oceano rientra tra quelle meno impegnative per gli impianti frenanti, a dirlo sono gli ingegneri di Brembo che lavorano con la maggior parte dei piloti in griglia. Infatti, nonostante il posizionamento nell’emisfero australe, la vicinanza con l’Oceano Pacifico impedisce il raggiungimento di temperature eccessive dei freni. Al raffreddamento contribuiscono anche i numerosi curvoni veloci e l’assenza di curve stop and go. Basso anche il numero delle frenate e la loro durata. Le frenate più impegnative, delle sette presetni, sono quelle alla curva 1, 2 e 4.
Alla 1 infatti i piloti arrivano in media a 312 km/h e frenano in 200 metri fino ad arrivare a 191 km/h il tutto in 3 secondi.
Alla 2 si arriva a 216 km/h e lo spazio di frenata è di 130 metri, durante i quali la velocità viene ridotta a 130 km/h.
La curva 4, invece, richiede ai piloti un massimo sforzo: da 230 km/h si arriva a 60 km/h in uno spazio di 182 metri, in 4,8 secondi e facendo una pressione sulla leva di massimo 4,5 kg.
Questi i momenti in cui in un giro i freni vengono sollecitati maggiormente e il tempo speso in frenata è il 18% della gara, composta da 22 giri.
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