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MotoGP 2020, Vinales: “Yamaha sta lavorando a un dispositivo di partenza”

MotoGP news – La casa di Borgo Panigale lavora molto sui dettagli e lo scorso anno ha introdotto un sistema di partenza che tendeva a far impennare meno la moto. Maverick Vinales si aspetta che anche Yamaha abbia lavorato a un dispositivo simile, considerando che il difetto dei piloti Yamaha è proprio la partenza
Grandi novità in Malesia
Il 2019 è stato l’anno della rinascita di Yamaha, che ha vinto due volte con Maverick Vinales e ha ottenuto un totale di 15 podi grazie anche a Valentino Rossi e Fabio Quartararo, e la fabbrica giapponese sta lavorando duramente in vista del 2020. Tra gli altri aspetti da migliorare c’è quello della partenza. È soprattutto lo spagnolo a soffrire al via di ogni gara, e la casa di Iwata sta lavorando su questo aspetto. Vinales un'intervista con TMCBlog.com ha dichiarato: “Penso che abbiamo un ottimo compromesso con il pacchetto Yamaha in questo momento. Siamo veloci in molte piste. Il nostro telaio è fantastico, forse la nostra velocità massima non è la migliore, ma possiamo farcela. Per me, l'obiettivo principale da migliorare è la partenza. La partenza è molto importante, perché tutti i piloti Yamaha hanno perso molte gare all'inizio. Quindi stanno lavorando molto duramente in fabbrica, forse per creare un dispositivo per la partenza come altri avversari hanno già, oppure qualcosa di nuovo, e lo proveremo in Malesia”. Il 26enne è stato il più veloce nei test di novembre, disputati a Valencia e a Jerez, e ha descritto l'ultimo prototipo M1 come “molto simile” a quello dell'anno scorso e “davvero buono", ma si aspetta di avere più parti nuove da valutare a Sepang. Inoltre, ha dato una lettura sulla sua velocità dimostrata nei test: “Normalmente in un test si usa sempre e solo la gomma Michelin in pista, quindi l'aderenza è ottima. E se noi abbiamo aderenza, la moto va benissimo e molto veloce. Quando corriamo, invece, lo facciamo dopo la Moto2 che usa la gomma Dunlop e questo fa sì che il grip cambi molto”. Una tesi plausibile.

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