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MotoGP - Le avventure di Johann Zarco

La stagione del francese è stata sulle montagne russe, scaricato anzitempo da KTM, ha sognato la Honda ufficiale, pensato di traslocare in Moto2 ma alla fine Ducati l’ha convinto a restare in MotoGP
Stagione difficile
L’annuncio dato dallo stesso Johann Zarco con un post su Instagram ha ufficializzato quello che già si sapeva: il pilota francese l’anno prossimo correrà di nuovo in MotoGP, in sella a una Ducati del Reale Avintia Racing Team. Il messaggio parla chiaro: “Sono molto contento di annunciare ufficialmente la mia firma con Ducati per la stagione 2020 nella categoria MotoGP nel Reale Avintia Racing Team. La mia caviglia sinistra sta guarendo bene, ora posso godermi la stagione invernale riposandomi con la famiglia e allenandomi. A prestissimo!”.
Prima di arrivare a questa sicurezza però il due volte campione del mondo ha attraversato diverse vicissitudini. Le difficoltà incontrate sulla moto del Red Bull KTM Factory Racing Team avevano portato allo stop anticipato della sua stagione, poi la nuova chance data dalla chiamata del Team LCR Honda Idemitsu per sostituire Takaaki Nagami negli ultimi tre Gran Premi della stagione, con il consenso di Pit Beirer, team manager KTM. Era seguito all’ultima gara l’annuncio del ritiro dalle corse di Lorenzo e l’illusione del posto rimasto libero nella squadra ufficiale HRC, illusione spenta il giorno dopo dalla firma di Alex Marquez. Una doccia fredda alla quale non sembrava potere essere rimedio l’alternativa propostagli dal Team Avintia: Zarco aveva dichiarato che avrebbe preferito ritornare in Moto2 piuttosto che correre in MotoGP con una squadra poco competitiva. Poi la telefonata del team Ducati che ha cambiato il suo orizzonte: «Ducati mi ha chiamato lunedì dopo la gara dicendo “Dobbiamo parlare”. Abbiamo avuto alcuni incontri durante i quali mi hanno spiegato cosa mi avrebbero messo a disposizione e sono stati bravi a convincermi. Questo mi ha dato un’iniezione di fiducia. Mi hanno detto che il Team Avintia stava per cambiare completamente il suo status. E allora, per la mia parte, restando con Ducati avrei avuto l’opportunità di competere un’altra volta per la top 7 o top 10, e meritare anche una moto migliore nel futuro prossimo, magari con il podio come ciliegina sulla torta».

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