Il (vero) dream team
C’è ancora un posto vacante in MotoGP, per la prossima stagione. E si tratta di una sella molto ambita, importante, nel team campione del mondo, accanto a Marc Marquez. Jorge Lorenzo giovedì ha annunciato il suo ritiro dal mondo delle corse e da quel momento è partito il toto scommesse su chi potesse sostituirlo. In “pole position” c’era Johann Zarco, pilota del team LCR in sostituzione dell’infortunato Takaaki Nakagami, il quale, dopo aver chiuso in malo modo con KTM una deludente metà stagione, punta a restare in MotoGP. Più favorito di lui, però, sembra essere Alex Marquez (almeno stando alle voci dei soliti "bene informati"): il fratello minore (di tre anni) di Marc, nonché campione del mondo 2019 di Moto2. Una scelta questa che ha assolutamente senso, considerando il rapporto che c’è tra i due e la necessità di Honda di tenersi stretto Marc, attualmente il pilota più forte del circuito mondiale. Infatti il contratto con Marc è in scadenza la prossima stagione e l’obiettivo della casa di Tokyo è quello di tenerselo stretto, per continuare a battere record e conquistare titoli di MotoGP. Mettergli in squadra il fratello sarebbe una mossa quanto mai azzeccata, almeno in termini di tranquillità del pluricampione del mondo (non che ne abbia bisogno, visto che è riuscito a "fagocitare" tutti i suoi passati compagni di squadra). La scelta, dunque, parrebbe logica, ma come in tutte le situazioni ogni pezzo del puzzle deve andare al proprio posto ed è facile immaginare che il team Repsol Honda stia lavorando in questa ottica. Lo stesso Marc, nelle conferenze stampa dei giorni scorsi, l’ha suggerito più volte e ieri ha dichiarato: “Correre con e contro mio fratello, in MotoGP sarebbe un sogno. Gli voglio molto bene e il suo sogno è quello di arrivare in MooGP, quindi lo sarebbe anche per me vederlo qui. Nonostante questo però non ho mai forzato queste situazioni e non lo farò adesso”.