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SBK 2019 - Jonathan Rea vero "cannibale": ecco il quinto titolo

Sul tracciato di Magny Cours e con due round di anticipo, Jonathan Rea ha conquistato il quinto titolo iridato Superbike, diventando così il pilota più vincente delle derivate di serie. La stagione del nordirlandese è stata tutt'altro che facile, Alvaro Bautista nei primi round sembrava aver in mano il campionato, ma con la forza e la costanza dei fuoriclasse Johnny è riuscito a demolire le certezze dell'avversario
Unico Rea
I paragoni per Johnny Rea si sprecano, ma quello più appropriato oggi ci sembra ciclistico: la capacità del campione nordirlandese di vincere demolendo gli avversari ce lo fanno avvicinare al belga Eddy Merckx, soprannominato il cannibale per la sua capacità di vincere sempre e comunque su tutti i tipi di percorsi. L'ennesima prova della forza del pilota Kawasaki l'abbiamo avuta oggi a  Magny-Cours, dove, come l'anno scorso, si è deciso in anticipo il titolo iridato andato ancora una volta a Jonathan Rea che ha conquistato per il quinto anno consecutivo il trofeo. Trentadue anni, il pilota Kawasaki è ad oggi il pilota più vincente del campionato mondiale delle derivate di serie, dove ha superato "the King" Karl Fogarty, fermo a quota quattro. Rea era l’unico pilota della storia Superbike ad aver vinto i quattro titoli consecutivi e ora ha aggiunto un altro fantastico traguardo al suo palmares.
Eppure la stagione era iniziata in salita per Johnny, che aveva dovuto subire il debuttante Alvaro Bautista nei primi 10 round del campionato: fino ad Assen lo spagnolo aveva inanellato in scioltezza vittorie in serie e sembrava poter "ammazzare" il campionato. Rea però era sempre rimasto in scia e da Imola in avanti "Bau Bau" ha iniziato ad andare in affanno, un "crollo" certificato poi dalle cadute di Jerez, arrivate (non a caso) proprio quando Rea era riuscito a far fare un deciso passo in avanti alla sua Ninja. Il vantaggio di Bautista in campionato si è così sciolto come neve al sole, fino a quando a Donington, nel round di Gran Bretagna, c'è stato il sorpasso. Una volta agguantata la testa del mondiale Rea non l'ha più mollata. Disastroso per Bautista è stato il round americano di Laguna Seca, dove ha raccolto “zero” punti in tre round, mentre Rea ne ha conquistati 57. La differenza è stata alla fine tutta qui: Rea e Bautista hanno dimostrato entrambi di essere piloti velocissimi, ma il nordirlandese ha commesso pochissimi errori, a differenza del suo rivale. Il prossimo anno Bautista sarà in Honda, per sviluppare un progetto tutto nuovo, mentre in Ducati approderà Scott Redding, Rea invece sarà ancora in Kawasaki e sarà ancora il pilota da battere.
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