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Monopattini elettrici, Milano approva le regole

Palazzo Marino ha approvato tre delibere per regolamentare lo sharing di scooter, biciclette e monopattini elettrici. Questi ultimi potranno tornare per strada a dicembre e avranno precisi limiti di utilizzo
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Green Planet
Micromobilità, ecco le delibere
Scooter sharing e, in particolare, micromobilità elettrica (monopattini, segway, monuoruote e hoverboard) rappresentano oggi una realtà in rapida espansione, in particolare nella città di Milano. Ad agosto però il Comune meneghino con una lettera firmata dagli assessori alla Sicurezza e alla Mobilità, aveva "stoppato" le aziende che offrivano i monopattini elettrici in condivisione, spiegando che dovevano prima essere approvate le norme che regolamentavo l'utilizzo di Motnopattini&C e i bandi per assegnare i servizi.
Modalità finalmente individuate con l’approvazione di tre delibere che regolamentano lo sharing. Secondo le disposizioni di Palazzo Marino i monopattini elettrici in sharing potranno tornare in circolazione a Milano da dicembre, ma non potranno superare le duemila unità; le società che gestiscono il noleggio saranno obbligate a pagare un'una tantum di 25 euro per mezzo, una somma necessaria a fronteggiare l’eventuale necessità di rimozione dalle strade da parte del Comune, più 8 euro a monopattino (o bicicletta) e 50 euro per gli scooter per l'utilizzo del suolo pubblico.
I monopattini potranno circolare sulle strade delle zone 30, sulle piste ciclabili e nelle aree pedonali, qui pero il  limite di velocità sarà fissato a 6 chilometri orari. Non si potrà quindi circolare sui marciapiedi e tutte le altre strade, anche se nelle intenzioni della Giunta vi sarebbe quella di estendere la circolazione anche ai viali dei parchi pubblici. Stop anche al parcheggio selvaggio, inizio e termine del noleggio in centro (all'interno della cinta dei Navigli) dovranno essere fatti presso gli stalli per le bicilette. Regole ben precise e soprattutto necessarie a permettere da una parte la sicura circolazione e, come sottolineato da Confindustria ANCMA, anche a favorire un'apprezzabile crescita del settore: “Di fronte a provvedimenti così rilevanti ed attuali per la mobilità urbana è sempre auspicabile un’ampia condivisione: maggiore è il coinvolgimento degli stakeholder nella fase di ascolto e stesura, maggiori saranno infatti il consenso e l’efficacia in quella di attuazione”, ha scritto in una nota l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori, commentando l’approvazione delle tre delibere di cui sopra. “Il Comune – si legge ancora nel comunicato – si è mosso con apprezzabile tempestività, ma la disciplina di questi ambiti è complessa, perché è necessario considerare in modo approfondito anche le opportunità e le implicazioni per l’industria delle due ruote, in particolare per i produttori di veicoli elettrici, e per gli operatori dei servizi di sharing. La nostra associazione è pronta a fare la propria parte e a collaborare per arricchire ad amplificare l’azione del Comune in questa direzione”.
 

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