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Condizioni Michael Schumacher, a Parigi per una cura sperimentale

Da quando è tornato nella sua casa di Ginevra non si sa nulla delle condizioni di salute di Michael Schumacher. Sembra però che ieri in gran segreto il campione tedesco sia arrivato all’ospedale Georges-Pompidou di Parigi, per sottoporsi a una cura sperimentale con cellule staminali
Cure con le cellule staminali
Sono passati ormai sei anni da quel 29 dicembre 2013 quando Michael Schumacher fu vittima di un incidente sulle piste da sci del comprensorio di Méribel. Dopo una lunga degenza in ospedale, nel settembre dell’anno successivo il campione tedesco era tornato a casa, in Svizzera, ma sulle sue reali condizioni di salute la famiglia ha deciso di stendere un velo di assoluto riserbo. Sembra però che ieri Michael sia stato portato all’ospedale parigino Georges-Pompidou, dove sarà sottoposto alle cure del Dottor Philippe Menasché, cardiologo specialista delle terapie con cellule staminali. Secondo quanto riportato dal quotidiano Le Parisien, ieri dopo le 15.00 Schumacher sarebbe arrivato con un’ambulanza privata proveniente da Ginevra e sarebbe stato portato in barella nella sua camera nascosto completamente da un telo blu. Il Dottor Menasché è un chirurgo e cardiologo famoso per le sue ricerche sulle terapie per l’insufficienza cardiaca tramite cellule staminali, ma non è chiaro a quali cure sottoporrà il paziente. Sempre secondo le Parisien “Schumi” potrebbe ricevere per via endovenosa cellule staminali per ottenere un’azione anti-infiammatoria sistemica per tutto l’organismo: studi recenti infatti hanno evidenziato che le infiammazioni sono alla base di molte patologie e anche di alcuni stati comatosi come sembra essere quello in cui si trova Schumacher. L’ex pilota di Formula 1 sarebbe già stato al Pompidou due volte la scorsa primavera per sottoporsi a queste terapie sperimentali, arrivando in elicottero dalla Svizzera. Menasché collabora da tempo con il Dottor Gérard Saillant amico e medico di fiducia di Schumacher, che proprio lunedì pare fosse presente al Pompidou.

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