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Promossi&Bocciati. Rins ha fatto 13, Dovi perseguitato dalla sfortuna

Lo spagnolo della Suzuki ha battuto il connazionale per una manciata di millesimi, Marquez incassa il colpo e se la ride dall'alto del suo +78 in classifica mondiale su Dovizioso. Il ducatista ancora una volta è vittima di un incidente di cui non ha colpa
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MotoGP
Una gara che si chiude all'ultimo metro, un weekend con tanti protagonisti e un solo vincitore inatteso: Guido Sassi ci racconta i Promossi&Bocciati del Gran Premio di Gran Bretagna che ha infiammato Silverstone.

Se piangi, se ridi
Per battere Marquez ci vuole la gara perfetta: l'aveva corsa Dovizioso due settimane fa in Austria, si è ripetuto oggi in Inghilterra Alex Rins. Il pilota Suzuki è rimasto incollato a Marquez per 18 giri ed è venuto fuori all'ultimo metro, vincendo per 13 millesimi. Un vero arrivo da velocista per il suo secondo successo in carriera in MotoGP: con il primo aveva battuto Valentino, ieri ha regolato Marquez. Brivio può giustamente esultare per la terza vittoria della sua gestione, la seconda a Silverstone dopo quella del 2016, che aveva certificato la bontà del progetto di Hamamatsu. Rins è doppiamente contento perché la sua relazione con Marquez aveva già vissuto più di una tensione in questi ultimi due anni e il successo nel corpo a corpo certifica un rapporto senza sudditanze psicologiche di sorta.
Chi ha da piangere (per fortuna solo metaforicamente) è invece Dovizioso: il povero Andrea archivia le residue speranze di vincere il mondiale e ancora una volta la colpa non è sua: come a Barcellona il ducatista era stato travolto da Lorenzo, a Silverstone è stata la caduta di Quartararo a metterlo fuori gioco. Se in Catalogna il forlivese aveva dovuto salutare una possibile vittoria, in Inghilterra un posto sul podio sarebbe stato alla portata. Con una quarantina di punti in più il mondiale sarebbe ancora aperto, seppure in salita. A -78 la ricorsa al titolo è invece compromessa. La buona notizia è che gli esami svolti a Coventry hanno escluso fratture e si pensa che Andrea, rientrato questa sera dall'Inghilterra, possa già essere in pista giovedì per i test di Misano.

Oscar del sorpasso
Quando Rins ha provato a passare Marquez all'esterno dell'ultima curva prima della tornata conclusiva, è stato quasi accompagnato fuori pista all'esterno, davanti al proprio muretto in trepidazione. Il 42 di Brivio però non si è lasciato intimidire e come un'ombra è rimasto attaccato agli scarichi della Honda e si è ripresentato per la rivincita alla Woodcote due minuti più tardi, all'ultimo giro. Quando mancavano pochi metri alla bandiera a scacchi Rins si è buttato all'interno invece che all'esterno, mentre Marquez ha avuto una sbavatura al posteriore e ha dovuto alleggerire il gas. A quel punto la Suzuki ha affiancato la Honda e ha sfruttato il miglior momento in accelerazione. Il risultato è stata una vittoria con un sorpasso da ricordare per parecchi anni.

Data check
La somma dei distacchi che Marquez ha patito nelle volate perse tra Qatar, Mugello e Silverstone è di appena 79 millesimi, se si aggiunge anche il weekend dell'Austria dove Dovizioso lo ha infilato all'ultima curva il conto totale arriva a 292. Se il sette volte campione del mondo non avesse un vantaggio abissale in campionato ci sarebbe di che mangiarsi il fegato, ma Marc ha vinto la metà delle gare di questa stagione, lo stesso numero di tutte quelle che i suoi avversari sommano. Il dato statistico significativo è però un altro: Marquez ha vinto 4 dei 6 gran premi conquistati in questa stagione partendo dalla pole position. Negli altri due ha avuto vita facile: a Jerez è scappato via alla prima curva, a Barcellona è stato Lorenzo ha servirgli il primo posto su un piatto d'argento dopo avere travolto quasi tutti i suoi avversari. La Honda 2019 nelle mani di Marc è uno strumento micidiale per la velocità che esprime (8 pole su 12 gare), ha un gran motore e un eccellente accelerazione. Ma il pacchetto ha mostrato di non essere insuperabile nel corpo a corpo, dove inaspettatamente l'anello debole (per quanto sia possibile usare questa definizione con Marquez) pare essere proprio il pilota. A turno Petrucci, Dovizioso, Rins e Vinales si sono presi il lusso di batterlo: si potesse fare di questi quattro piloti un solo avversario, il campionato sarebbe aperto.

Meditate gente
Cosa ci si può aspettare dalle ultime sette gare? Marquez continuerà a correre con un occhio al campionato o le ultime due batoste subite lo trasformeranno nella versione rischiatutto del Cabroncito? Ci sarebbe da sperare nella seconda possibilità, ma probabilmente il 93 terrà la bestia al guinzaglio fino alla matematica conquista del titolo: di questo passo l'ottava meraviglia potrebbe venire messa in cassaforte addirittura in Thailandia, prima della tripla asiatica di Giappone, Australia e Malesia. Honda tradizionalmente tiene però a onorare al meglio l'appuntamento casalingo e così tutto lascia pensare che la congiunzione astrale giusta si verifichi a Motegi. Prima ci saranno Misano, Aragon e Thailandia: in Romagna Ducati e Yamaha sembrano avere le carte giuste per provare il colpaccio, in Spagna invece sarà davvero difficile battere Marquez; ma con questo Rins tutto sembra possibile.

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