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Intervista esclusiva a Lorenzo Dalla Porta: “Le gare ora sono un divertimento per me"

Moto3 news – Uno dei protagonisti della classe minore del Motomondiale è Lorenzo Dalla Porta, che finora è riuscito a essere estremamente costante e attualmente è secondo in classifica generale. A Brno abbiamo potuto fare quattro chiacchiere con il pilota toscano, che ci ha raccontato i suoi segreti, ha descritto la sua Honda e ci ha detto cosa c'è ancora da migliorare
"Corro con il 48 perché..."
Occhi vispi, faccia sveglia, parlata toscana. Vi presentiamo così Lorenzo Dalla Porta, pilota del team Leopard Racing e attualmente secondo in classifica in Moto3. Con una vittoria e ben cinque secondi posti è nella lista dei favoriti al titolo e in sella alla sua Honda è più a suo agio che mai. La nostra Serena Zunino l’ha intervistato a Brno, e le ha raccontato come ha vissuto finora questa stagione, cos’è cambiato dalla scorsa e anche tante curiosità.

Che bilancio fai delle gare disputate fin qui?
Penso che abbiamo fatto una buona stagione. Sono arrivato tante volte secondo e solo tre gare non sono andate tanto bene. Direi che è la mia migliore stagione in assoluto da quando sono in Moto3. Voglio continuare così e sono convinto di poterlo fare perché abbiamo veramente un bel pacchetto. Il team mi sta dando una grande mano, è bello essere qui a provarci.

Sei andato in vacanza dopo ave centrato la prima vittoria della stagione…
Ed è arrivata su una pista dove meno me l’aspettavo e che non mi piaceva tanto. Non pensavo di poterci riuscire, anche se in gara ero sempre piuttosto aggressivo. Negli ultimi giri ho provato a capire come fare e poi sì, mi è venuta bene! (ride)

Come ti trovi alla guida della Honda?
Molto bene. A parte a Le Mans, dove ho fatto molta fatica e sono caduto quattro volte, poi abbiamo trovato una bella messa a punto e mi trovo bene. Riesco a essere veloce anche con la gomma usata. Non potrei avere di meglio, la moto la sento mia.

C’è qualcosa da migliorare nella moto o nel tuo stile di guida?
Direi quasi niente. Forse qualcosa nell’approccio agli ultimi giri. Tutte le volte che sono arrivato secondo, potevo pensare un po’ più lucidamente per capire come vincere. Al Sachsenring ci ho pensato un po’ di più!

Cosa pensi di avere in più dei tuoi avversari?
Il mio punto forte sono le staccate e quest’anno riesco a essere molto aggressivo nei sorpassi. Se perdo qualche posizione sul dritto, la curva dopo la recupero.

Chi pensi siano i tuoi avversari al titolo?
Sicuramente Canet, ma anche Ramirez, Arbolino e Antonelli. È difficile essere regolari in questa classe, io e Canet siamo stati finora i più costanti.

Sei alla tua terza stagione di Moto3, sei pronto per passare alla Moto2?
Sì, essendo la mia miglior stagione, stando sempre davanti, mi piacerebbe fare un passo in avanti. Non so se sarà possibile, però stiamo lavorando.

Chi è il tuo idolo?
Sono cresciuto con Valentino Rossi, quando ero piccolo lui era il punto di riferimento. Ora Marquez ha sempre qualcosina in più e mi piace tanto il suo stile di guida e la dedizione che ha per le corse.

Come sei cambiato tu in questi anni in cui corri nel Motomondiale?
Io penso di essere cambiato tanto quest’anno. Fino al 2017 ero abbastanza introverso e credevo meno in me stesso. Dallo scorso anno ho iniziato ad acquisire molta più consapevolezza in me stesso e ora vedo le gare come un divertimento. Quando ti diverti dai sempre qualcosa in più e cerchi sempre qualcosa in più.

Da cos’è derivato questo cambiamento?
Sicuramente c’entra anche il fatto che molto spesso mi alleno a Palma di Maiorca, con il coach del team. Lui mi ha aiutato molto a capire alcune cose di me stesso e le potenzialità.

Chi è Lorenzo Dalla Porta?
Sono io! (ride) Sono un ragazzo che si impegna molto in quello che fa, cerca sempre di dare il massimo anche quando le cose sono difficili. Sono una persona onesta e coerente, che vuole cercare di arrivare e di fare quello che più gli piace nella vita, ovvero questo.

Come mai il tuo numero è il 48?
È l’anno di nascita della nonna, a cui tengo tanto. È stata lei, insieme a mio papà, a regalarmi le prime due moto.

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