Per chi non lo conoscesse, Fantic Motor è uno storico brand italiano con una fortissima tradizione nel campo motociclistico dell'off road: tra gli ultimi modelli di successo, tanto per citarne alcuni, ricordiamo la Caballero 500 Rally e la endurina/motard di 50 cm³. Adesso che i tempi sono maturi e il segmento delle bici a pedalata assisitita è in fortissima crescita, vuole trasferire tutto il suo know how nel settore delle ruote grasse, con una famiglia di e-bike che spazia dalle front alle full, passando per le fat bike.


"Gioielleria" pura
Quella che vi mostriamo in queste pagine è la XF1 Integra Carbon One, con telaio in carbonio ed escursione da 160 mm davanti e dietro, modello top di gamma della famiglia Integra. La componentistica è gioielleria pura. Impianto frenante della Hope a 4 pistoncini, forcella Rock Shox Lyric, ammortizzatore SuperDeLuxe RC3 e cerchi Alchemist X-Sense in carbonio “tubeless ready. Il peso? Appena 21 kg senza pedali. Il prezzo? Non per tutti: ci vogliono 8.990 euro per portarla a casa! Per fortuna c'è la versione “entry level”, la XF1 Integra Trail con telaio in alluminio ed escursione da 140mm davanti e dietro, che costa 4.190 euro; non a caso è la versione più venduta della casa.

Batteria a lunga durata
Come suggerisce il nome, la Fantic ha una batteria integrata nel telaio, ma quello che non si vede è la capacità pazzesca della batteria, capace di ben 630 Watt ora. Altro punto di forza di questa e-bike, ereditato dal mondo moto off road, è il differente diametro delle ruote, 29” per l’anteriore, con pneumatico da duemmezzo, e 27,5” plus al posteriore con pneumatico da 2,8”. 

Motore performante
Il suo punto di forza è però il motore Brose  Drive S di nuova generazione, ricco di coppia e al tempo stesso con un’erogazione della potenza che trasmette una sensazione di guida naturale ed equilibrata. Risultato: sembra di pedalare una bici tradizionale. Se il motore poi viene spento o la batteria è scarica, gli ingranaggi e il motore sono disaccoppiati tramite una funzione ruota libera e la bicicletta può essere guidata come una bicicletta classica senza alcuna resistenza dal motore, gambe permettendo...

Come va
La posizione di guida è confortevole, ma con un angolo sella di 73°, il pilota siese a ridosso della ruota posteriore col risultato che nelle salite più tecniche il pilota ha il suo bel da fare per evitare all’anteriore di alzarsi.  Nessun problema da segnalare invece nelle risalite su asfalto e strade forestali. Il cuore di questa e-bike però batte per la discesa.



Una vera enduro
Una volta che il trail punta a valle, non c’è più niente che possa fermare la XF1. Grazie a una geometria molto aggressiva, con un angolo sterzo aperto di 65° in Tg M, e all’interasse molto lungo (1.228 mm in Tg M), la Fantic corre letteralmente sui binari. Persino le discese più ripide e scassate sembreranno addomesticate. Le sospensioni sono estremamente “plush”, un termine gergale per indicare un comportamento estremamente soffice. A volere essere pignoli, non ci spiacerebbe un po’ più di supporto al posteriore nella fase intermedia dell’escursione.



Va guidata di forza
Il risvolto della medaglia è che nei tratti più guidati, la Fantic va buttata giù di forza e richiede una guida di corpo perché la maneggevolezza non è tra le sue carte vincenti. Capitolo ruote. Il cerchio da 29” all’anteriore abbinato a un pneumatico dalla sezione ridotta assicura un’eccellente scorrevolezza e precisione nella guida, mentre il 27,5 plus al posteriore assicura una trazione infinita in qualunque situazione.