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Triumph Rocket III 2020, la maxi cruiser sta per tornare!

Dopo aver ammirato la versione "gioiello" TFC, ecco alcune foto rubate della Rocket III di serie. La moto svela una linea aggressiva e conferma ovviamente la presenza del maxi motore da 2500 cm3 e ben 170 CV. La vedremo quasi certamente a EICMA di quest'anno
Bella e potente
La Rocket III è stata la moto di serie con la cilindrata maggiore di sempre: 2.300 cm3. Presentata nel 2004, la sua cubatura monstre era enfatizzata dal frazionamento a tre cilindri, e dalla potenza sprigionata: 150 CV e ben 221 Nm di coppia. Poi, l'arrivo della normativa Euro 4 e le difficoltà di omologazione del suo "motorone" hanno obbligato i vertici di Triumph a depennarla dal listino. Almeno fino a quest'anno, quando la casa inglese ha svelato l'arrivo della Rocket III Triumph Factory Custom, raffinatissima versione della maxicruiser inglese realizzata dal suo atelier per mezzi speciali TFC. Oltre a lei Triumph ha in serbo anche una versione "di serie", pizzicata in fase di collaudo già qualche settimana fa. In queste nuove foto, riprese da morebikes, possiamo ammirare meglio il nuovo incrociatore: molti dei dettagli estetici sono rimasti simili a quelli del modello 2004 ma la vera novità è sotto al serbatoio, vale a dire il possente tre cilindri da 2.500 cm3: è stato rivisto in profondità e dovrebbe avere 170 CV e ben 221 Nm di coppia, cioè la più alta mai rilevata su un motore di produzione omologato. Attorno a lui troviamo una componentistica di qualità come un bel forcellone monobraccio, forcella rovesciata e pinze radiali griffate Brembo, tutti dettagli che "tradiscono" il carattere grintoso della nuova maxicruiser inglese.
Tanta la "carne al fuoco" promessa da Triumph, soprattutto a livello elettronico dove dovremmo trovare quattro modalità di guida (cioè Road, Rain, Sport e Rider ) che regolano la risposta dell’acceleratore e le impostazioni del controllo di trazione in base alle condizioni di guida o alle preferenze del pilota. Di serie anche l'ABS cornering, il Triumph Shift Assist per le cambiate rapide senza dover usare la frizione sia salendo di rapporto che scalando, l’Hill Hold Control indispensabilr, vista la mole del tre cilindri, che aiuta il pilota in caso di partenze in salita trattenendo la moto per qualche secondo senza farla arretrare. Il corredo elettronico dovrebbe concludersi con il modulo di connettività Bluetooth, ormai un classico sulle moto moderne. Quando la vedremo? Quasi certamente l'appuntamento con la nuova maxi inglese è fissato per EICMA. Restate connessi per conoscere ulteriori nuove informazioni!


 

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