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MotoGP 2019, Lorenzo: “Con Honda il processo d’apprendimento è difficile”

MotoGP news – Nonostante l’undicesima posizione ottenuta, il GP di Le Mans è stato piuttosto positivo per Jorge Lorenzo. Il maiorchino ha spiegato tutti gli aspetti positivi del fine settimana e ha chiesto tempo per arrivare nelle posizioni importanti
Progressi
Jorge Lorenzo ha chiuso il Gran Premio di Francia in undicesima posizione, un risultato che non può certamente dare soddisfazione, ma il maiorchino prende quello che di positivo c’è stato nel fine settimana. Il 32enne, infatti, ha dichiarato: “Non c’è da festeggiare nulla di importante, anche se questo è stato il mio miglior risultato finora. Forse in Qatar ho finito più vicino, ma la gara è stata più lenta. Qui siamo stati più vicini sul giro veloce, a sette decimi, per la prima volta abbiamo concluso davanti a Nakagami, che consoce la moto già da due anni, e non siamo arrivati molto lontani da Crutchow, con Honda da cinque anni. Nei primi giri, inoltre, siamo stati presenti e non eravamo lontani. Abbiamo bisogno di tempo, sarà un lavoro difficile e lungo, ma si sta già vedendo la progressione”. Tutto sommato, quindi, nel quinto GP stagionale le cose non sono andate così male: “La posizione non rispecchia né il mio palmares né la storia della marca che rappresento, ma bisogna capire la situazione che ho vissuto prima che iniziasse il campionato (l’infortunio, ndr) e capire la moto che sto guidando. La Yamaha è una moto amichevole per i piloti che iniziano in questa classe, la Honda è sempre stata una moto speciale e difficile. Lasciando stare il risultato, questo fine settimana sono stato con piloti che stanno davanti, come Morbidelli o le Ducati, e alla fine avevo un ritmo simile a quello di Rins. Nelle gare precedenti invece ero ben lontano da loro. Stiamo facendo progressi con alcuni pezzi di ergonomia e io mi sento sempre meglio, ma è un processo lungo. Il risultato è l’unica cosa negativa. Torno a casa con più convinzione di quello che posso fare. È questione di tempo”.

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