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SBK 2019, Rea: “Il dominio di Bautista è un disastro per la Superbike”

SBK news – È stato il leader incontrastato per quattro stagioni, lasciando agli avversari solo le briciole, e ora Jonathan Rea deve fare i conti con un avversario davvero tosto, Alvaro Bautista. Il nord-irlandese ha parlato del dominio del suo avversario, della sfida più grande della sua carriera e di quella possibilità che aveva avuto di passare in MotoGP
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SuperBike
"Kawasaki è casa mia"
Dal 2015 al 2018 Jonathan Rea è stato pressoché imbattibile in Superbike alla guida della sua Kawasaki, battendo record su record e diventando il nuovo Re delle derivate di serie. Oggi, però, il suo trono è messo seriamente in pericolo da Alvaro Bautista, che arrivato dalla MotoGP alla guida della nuova Ducati Panigale V4, ha vinto tutte le undici gare disputate finora. Intervistato dal sito spagnolo Marca, Rea ha detto: “Sta facendo un ottimo lavoro. Quando vince con 10 secondi di vantaggio posso dire qualche scusa, però mi ha battuto. Sta spingendo al massimo la sua moto. quando vedo che ottiene tre, quattro, cinque decimi sui rettilinei diPhillip Island, Thailandia o MotorLand vedo che abbiamo una bella sfida davanti. Sapevo che Alvaro aveva un grande potenziale, ma con la Ducati ha un’arma molto veloce”. Questa è la sfida più grande della sua carriera? “No, quella è stata guidare una Honda. Gli anni dal 2011 al 2014 sono stati molto difficili, era una sfida anche mentale. Ero nuovo in Superbike e ho vinto qualche gara. Nel 2010 ero stato molto competitivo fino alla fine del campionato e poi mi sono rotto il polso, ma dal 2012 al 2014 è stato piuttosto complicato”. L’arrivo di Bautista è stato dei più sorprendenti, ma per Rea non è positivo il suo dominio: “Per fortuna per me ho vinto negli ultimi quattro anni, ma per gli altri era prevedibile o noioso e io vincevo per uno, due o tre secondi. Ora c’è un nuovo vincitore, che vince con facilità e questo è un disastro. Si volevano cambiare le cose, ma non sta andando tutto per il verso giusto. Spero che la Superbike possa attrarre ancora tifosi, perché io lo sono. Non so come si possono cambiare le cose, è uno strano momento”.
Parlando della Ducati Panigale V4 R e della polemica che c’è stata, Rea ha detto: “È chiaro che ha un livello incredibile. La sua strategia di marketing dice: “È una MotoGP”. L’ha detto Ducati quando ha presentato la moto. Complimenti a loro, ma in questo campionato in cui si prova a equilibrare le prestazioni, fare sì che alcuni team privati siano competitivi e ad un alto livello, mi preoccupa il futuro se un giorno Honda, Yamaha, Kawasaki faranno lo stesso con moto da 40mila euro in strada”. Lo scorso anno sembrava che Rea avesse un’opportunità di andare in MotoGP, e ha detto: “Il mio manager ha parlato con qualcuno. Le strade più aperte erano quelle di Honda e Aprilia. Alla fine, il posto più serio era questo qui, in Kawasaki, è casa mia”.

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