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KTM 790 Adventure R: non è ancora "ready to rally"

Per commemorare l'indimenticabile Fabrizio Meoni sono scese in pista la mitica KTM 950 del campione toscano e la 990 di Paolo Caprioni. Insieme a loro c'era la nuova 790 Adventure R che il Team Kapriony sta preparando per disputare il prossimo Rally di Sardegna e (forse) anche la Africa Eco Race 2020. I primi test hanno dimostrato che per essere realmente competitiva, la moto richiede parecchio lavoro
La comparativa tra la KTM 950 di Fabrizio Meoni e la 990 di Paolo Caprioni che si è tenuta mercoledì a Lido di Pomposa non è stato l'unico motivo di interesse "tecnico" della bella giornata in memoria dell'indimenticato e indimenticabile campione di Castiglion Fiorentino. Insieme alle due “vecchiette” (si fa per dire...) girava sulla pista anche una nuova 790 Adventure R, la moto scelta dal team Kapriony per puntare al prossimo rally di Sardegna, e in prospettiva probabilmente anche all'Africa Eco Race 2020. Sulla sabbia ferrarese era tanta la curiosità di vedere in azione la nuova moto di Mattighofen, perché la rinnovata attenzione alle bicilindriche di 700-800 cm3 non è solo una tendenza del mercato. A parte la Dakar (che le vieta per regolamento), queste moto incontrano invece un grosso interesse nelle gare offroad riservate agli amatori (es. Gibraltar Race), nei rally e anche nella nuova "regina" delle gare africane. In attesa della nuova Yamaha Ténéré 700 (il cui debutto si fa attendere: le prime moto sembra saranno in consegna a fine estate), i potenziali acquirenti della nuova KTM per correre sono un discreto numero. Peccato però che secondo gli addetti ai lavori la 790, anche nella "cattiva" versione R, non sia proprio Ready to race, come recita lo slogan della casa. 

Il bicilindrico 790 è eccezionale, ma strozzatissimo
"Questa moto ha un motore eccezionale e le sospensioni sono perfette – spiega Paolo Caprioni-, anche il telaio lascia intravedere delle qualità. Ma per una gara di un certo livello purtroppo va rivista quasi completamente. Per prima cosa faremo fare uno scarico ad hoc in SC Project e lo accoppieremo a una centralina e un corpo farfallato di Rossi Racing. Via anche l'acceleratore ride by wire. Poi inizieremo a lavorare sull'avantreno e a far dimagrire la moto, per arrivare intorno ai 155-160 kg. Il serbatoio è molto resistente: per un utente medio è un bene, ma per noi è troppo pesante e va rifatto. Di lavoro ce n'è parecchio prima di avere un mezzo a posto per una gara africana".
La moto in pista a Pomposa ha ricevuto solo correzioni e regolazioni sulle sospensioni, oltre a pneumatici artigliati adatti al fondo. Un passo in avanti che può soddisfare un appassionato, ma solo per un impiego tranquillo: "È una moto che su strada va benissimo, ma in fuoristrada può fare solo del turismo nella configurazione originale. Il motore, messo a posto, può fare qualsiasi cosa. Ma così è strozzatissimo".

Meglio una 790 oggi o una Ténéré domani?
Molti privati tengono d'occhio il lavoro di Caprioni, cercando di capire se convenga di più preparare la nuova KTM (che costa di listino quasi 14.000 euro), oppure attendere la nuova Yamaha Ténéré 700 (che costerà 9.490 euro). Visto che la moto per correre (nei rally più impegnativi) va rivista quasi da cima a fondo, forse spendere un po' meno in partenza non è un'idea peregrina. In quanto al confronto tra i due motori, è tutto da vedere, considerando che il vantaggio di KTM richiede poi un pilota capace di trarne vantaggio. Caprioni negli anni è stato capace di sfruttare al meglio i 95 CV della sua 990: ma quanti altri possono vantare la stessa confidenza con un mezzo del genere, sulla sabbia piuttosto che su sterrati spacca braccia?
Il team Kapriony ad ogni modo è già al lavoro: un rally come l'Africa Eco Race incomincia il giorno dopo l'arrivo a Dakar, la gara è solo l'ultimo tassello di un puzzle che richiede tantissimo impegno.

foto: Alessio Corradini
 

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