"Bautista forte avversario per me"
La nuova stagione sta per scattare dalla pista di Phillip Island, in Australia, e Chaz Davies non vede l’ora di scendere in pista con la nuova Panigale V4 R. I due piloti ufficiali Ducati Superbike hanno svolto già due test, uno a Jerez e uno a Portimao, anche se per il gallese non è stato semplice, essendo stato frenato da un problema muscolare alla schiena. Davies, in occasione della presentazione ufficiale del team, ha raccontato: “Si tratta di una forte contrazione e sto facendo molta riabilitazione per ridurla il prima possibile, però ad oggi mi sento meglio, circa all’80%. Lavorerò duro per arrivare a Phillip Island al massimo delle mie forze”. Parlando dei test ha raccontato: “Non mi sono concentrato sul tempo, ma sul raccogliere dati tecnici per i nostri ingegneri dato che la moto è giovane ed è questo di cui abbiamo principalmente bisogno: informazioni, informazioni, informazioni”. Quest’anno ci sarà un nuovo format con tre gare e lui ha commentato: “Sarà buono per il pubblico, per i piloti non tanto. Con due gare nella stessa giornata di domenica si potrebbero creare situazioni difficili per i meccanici e bisognerà fare attenzioni alle cadute. Ci sono cose positive e negative, ma credo che i tifosi saranno contenti”. Kawasaki è ancora la squadra da battere in pista, ma Davies dice: “Rea non mi spaventa, per ora. Noi finora Abbiamo lavorato sulla nuova moto, per capirla al meglio, questa era la cosa importante da fare prima che inizi la stagione”. Al suo fianco ci sarà un nuovo pilota, Alvaro Bautista: “E’ forte. Onestamente penso che si meriti di essere qui, in un team ufficiale in Superbike. Sarà un forte avversario per me, anche se questo è sempre un po’ una cosa ovvia, ma avere un forte compagno di squadra è importante, alza il livello nel box e questo fa sì che ci spingiamo l’uno con l’altro”. Davies aveva vinto nel 2015 la prima gara con la bicilindrica e ora si apre una nuova era: “Il primo che vincerà con questa moto sicuramente scriverà la storia. Io ci riuscii con la bicilindrica ad Aragon e l’emozione era stata incredibile. Chissà…”