“Io e Lorenzo d’accordo sui problemi di Honda”
I piloti della MotoGP non torneranno in pista fino al 6 febbraio 2019, data del primo test del prossimo anno, e Marc Marquez, campione del mondo in carica, ha rilasciato un’interessante intervista al sito spagnolo As.com nella quale finalmente parla del suo nuovo compagno di squadra. Marquez ha iniziato parlando del lavoro svolto a Jerez: “I test sono andati abbastanza bene, la base della moto è buona, abbiamo iniziato ad un livello uguale o di poco migliore rispetto a quella del 2018 e questo è importante. L’importante è stato raccogliere tutte le informazioni, sapere i punti nei quali dobbiamo migliorare e nei quali in questi mesi di dicembre e gennaio HRC lavorerà in Giappone. Il punto di partenza è buono, ma è importante vedere dove saremo a febbraio”. Su quali sono i punti da migliorare non ci sono dubbi: “Con l’uso della gomma morbida, perché noi normalmente dobbiamo montare la gomma dura quando il resto dei piloti va con la morbida. Lì è dove stiamo provando a lavorare un po’ di più. E poi anche nell’uscita di curva. Entrando in curva non perdiamo molto, anzi guadagniamo, ma l’uscita è da migliorare e questo significa lavorare sul telaio, sul motore e sull’elettronica. Lì è dove dobbiamo recuperare più decimi per essere competitivi”. Il suo nuovo compagno di squadra Lorenzo non pare essere così lontano, almeno guardando l’ultimo test di Jerez, e Marquez ha commentato: “Se guardiamo i tempi adesso, sembra che ci sono dieci piloti che possono lottare per il campionato, che sono racchiusi in quattro decimi, niente. Bisogna capire il ritmo di gara di ognuno, dove ci sono le vere differenze. Jorge è un cinque volte campione del mondo, ha vinto gare con Yamaha e Ducati e vincerà anche con Honda. Chi si aspetta il contrario non vuole vedere la realtà. È uno dei piloti più veloci della categoria e sarà un duro rivale. Si sta adattando bene alla Honda”. I due hanno anche già avuto tempo di parlare e Marquez ha raccontato: “Quando siamo tornati verso Barcellona avevamo lo stesso volo. I biglietti li compra Honda e ci siamo seduti nella stessa fila (sorride). La cosa più importante è che abbiamo le stesse idee sui problemi della moto e su cosa bisogna migliorare”.