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MotoGP 2018, Dani Pedrosa: “Mi do il massimo dei voti, pensando da dove sono partito”

MotoGP news – Dani Pedrosa ha corso l’ultima gara della sua carriera agonistica sul circuito di Valencia, dove ha chiuso con un buon quinto posto. Lo spagnolo da adesso sarà collaudatore KTM e cambierà vita, dopo ben 18 anni di corse. Ecco i suoi pensieri, subito dopo il Gran Premio di Valencia
Applausi
Con il Gran Premio di Valencia disputato ieri si chiude un capitolo molto importante per Dani Pedrosa, durato ben 18 anni. Lo spagnolo si è ritirato dall’attività agonistica e ieri, dopo aver conquistato il quinto posto in MotoGP, ha parlato l’ultima volta con i giornalisti da pilota titolare. Pedrosa ha dichiarato: “È molto strano che sia l’ultima volta qui. In realtà oggi ho anche avuto un regalo, perché ci sono state due gare al posto di una, ma la parte più negativa è che non ho potuto essere al 100%. Non avevo per niente buona aderenza per andare veloce e capisco che la pista era in condizioni molto difficili. Nelle prove libere avevo potuto avere un feeling migliore, ma per il resto sono contento. È strano che in questi giorni tutti hanno avuto buone parole per me, ma sarebbe stato bello se fosse stato così più spesso...” Questo fine settimana ha dovuto salutare anche tutti i tifosi e a proposito ha detto: “Per il paddock ho incrociato molti tifosi e conoscenti di molto tempo e mi è bastato scambiare il loro sguardo per capire che mi sento un po’ male per lasciare tutta questa gente che ha creduto in me e ha avuto fiducia. Non potranno più vedermi e sognare. Sono molto emotivo, ma l’ho vissuta meglio di quello che pensavo”. Pedrosa ha poi fatto un bilancio di questi 18 anni di gare, lo stesso numero di anni in cui un ragazzo raggiunge la maturità: “Ho lottato per i miei obiettivi, con piloti di alto livello e sono stato uno di questi, nonostante quello che non si vede (si vede solo il risultato della gara, se vai più veloce o meno). Sono riuscito a seguire il mio cammino nonostante le difficoltà, soprattutto in MotoGP. Mi do il massimo dei voti, soprattutto pensando a com’è stata la mia carriera, com’è iniziato tutto con mio padre, in casa, con la gente che ha percorso il mio cammino”.
E ora Dani cosa farà? “Sinceramente non lo so. Mi sono sempre lasciato guidare dai sentimenti e adesso vedremo. Il passaggio di adesso dà più vertigini di quello che ho fatto quando avevo 13 anni. Mi ricordo che quando avevo 13, 14, 15 anni con Movistar mi han dato l’opportunità di correre il CEV e poi il mondiale. Ricordo che non avevo alcun timore, ma ora il discorso è diverso. Ora la mia passione la vivrò in un altro modo, non più con le gare”. Sicuramente lo rivedremo nel paddock, in veste di collaudatore KTM. Per il resto, buona fortuna Dani!
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