"Con calma penserò al prossimo anno"
Lo scorso 9 settembre Romano Fenati si è giocato una buona fetta della sua carriera: durante la gara di Moto2 a Misano, ha tirato una manata alla leva del freno anteriore di Stefano Manzi, mentre erano in rettilineo a oltre 200 km/h, ultimo atto di un duello duro e scorretto. Manzi è stato sanzionato con la retrocessione in griglia nella gara successiva, mentre Fenati è diventato protagonista di una bufera social/mediatica, che lo ha portato al licenziamento dal suo team e alla sospensione dall'attività sportiva, stabilita dal Tribunale Federale della FMI, per violazione dell’articolo 1.2 del Regolamento di Giustizia della FMI (Rispetto dei principi di lealtà, probità e rettitudine sportiva).
Inizialmente l’ascolano erano stato sospeso per 8 mesi, ma, in questi giorni, la pena è stata patteggiata a 5 mesi e 10 giorni. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, il Procuratore Federale Antonio De Girolamo ha spiegato: “Non vogliamo crocifiggere Fenati, ma neanche fare finta che non sia successo alcunché: lui nelle fasi processuali ha chiesto scusa, e c’è anche chi non lo fa. C’è un accordo sulla richiesta fatta dai difensori di Fenati di applicazione di una sanzione finale di mesi 5 e giorni 10 alla quale si arriva dagli 8 mesi di pena base”. Il pilota si dice sereno e riguardo alla condanna ha detto: “Mi sto dando da fare in ferramenta, non sto nemmeno seguendo la gare in tv, anzi non so nemmeno come siano andate quelle dell'Australia... Adesso penserò con calma a una soluzione per l'anno prossimo”. Fenati quindi potrà tornare in pista il 21 febbraio, ammesso che trovi un team e le giuste condizioni per tornare a correre. Ricordiamo che l'ascolano per la prossima stagione avrebbe dovuto far parte del team MV Agusta, che, dopo quanto accaduto, ha deciso di rescindere il contratto.