Salta al contenuto principale

Caso Fenati, Pernat: “Dovrebbe fare un anno di servizi sociali”

Carlo Pernat, fino a qualche mese fa era il manager dell’ascolano, ma concorda nel condannare Fenati: “La cosa che mi ha stupito è stata la reazione dei piloti del calibro di Luchinelli, Reggiani, Agostini, hanno detto che lui non avrebbe dovuto correre fino a fine anno, se non addirittura essere radiato"
Image
Sport
"E' una cosa che non si può perdonare”
Anche Carlo Pernat, nel programma “Tutti Convocati” su Radio 24, ha commentato l'evoluzione del caso Fenati, che ha portato al licenziamento del pilota: “Non si poteva fare altrimenti, e ci mancherebbe che una casa come la MV rientrasse nelle gare con un personaggio che in questo momento e credo anche nel futuro avrà una macchia indelebile. Poi non si tratta di essere giustizialisti, io capisco anche il discorso tra virgolette un po’ innocentista perché ci sono sempre gli episodi che poi ti fanno arrivare a certe soluzioni. Però gli episodi possono essere molti, possono essere anche brutti, ma una reazione di questo genere no. La cosa che mi ha più stupito è stata la reazione dei piloti, di Luchinelli, Reggiani, Agostini, che hanno detto che lui non avrebbe dovuto correre fino a fine anno se non addirittura essere radiato. Quindi quando i piloti di un certo livello hanno questa reazione significa che questa è una cosa veramente oltre. A me dispiace dire queste cose, perché Romano l’ho gestito fino a un mese fa e posso garantire che è un ragazzo con delle reazioni che non sono solamente istintive, ma è una persona che ama le moto e che davvero non farebbe male ad una mosca. Ho anche vissuto insieme a lui. Però qui tracima la diga, è una cosa che non si può perdonare”.
Pernat ha poi fatto un'originale proposta per la riabilitazione di Fenati: “Ci vorrebbe un anno di servizi sociali, stamattina parlavo con Gianni Cuzari, che è al team Forward e avrebbe dovuto gestire Fenati in MV. Magari il prossimo anno quando tutto, speriamo, sarà lenito, Fenati potrebbe essere il coach di Stefano Manzi. Pensate che bella cosa sarebbe, anche se assurda”.

Aggiungi un commento