Salta al contenuto principale

MotoGP 2018, intervista esclusiva ad Aleix Espargaro: “La MotoGP è nel momento migliore della sua storia”

MotoGP news – La stagione di Aprilia è un po' sottotono, ma a mantenere alto il morale ci pensa Aleix Espargaro, pilota da due anni alla casa di Noale da poco fresco di rinnovo fino al 2020. Lo spagnolo ha analizzato i risultati ottenuti nelle prime dieci gare, oltre a parlare del ruolo di Max Biaggi con Aprilia e del suo futuro
"La squadra è fortissima"
Finora non è stata la stagione che Aleix Espargaro sognava di disputare con Aprilia, ma lo spagnolo spera di ottenere buone informazioni dal prossimo test per poter fare un passo in avanti deciso alla RS-GP. In occasione del Gran Premio d'Austria la nostra Serena Zunino ha potuto fare quattro chiacchiere con il fratello maggiore degli Espargaro, che le ha raccontato le difficoltà alla guida dell'Aprilia, del suo nuovo compagno di squadra Andrea Iannone e della sua paternità.

Ad oggi il tuo miglior risultato in questa stagione è il nono posto, come commenti finora questa stagione?
Al momento è piuttosto deludente per me. Dopo lo scorso anno i miei obiettivi erano molto alti, magari troppo, però sono una persona molto positiva e a inizio stagione volevamo volare molto in alto. In realtà abbiamo 17 punti in classifica, un disastro, abbiamo avuto delle cadute e tre volte la moto si è fermata in gara. A parte questo, il problema principale è che non siamo competitivi, non siamo veloci e non siamo vicini come lo scorso anno.

Da cosa deriva questa situazione?
Non riusciamo a fermare la moto in staccata come i nostri rivali. Abbiamo più stabilità in staccata, ma quando usiamo il freno la moto non gira e questo è un problema grande. Secondo me le gomme non sono come l’anno scorso, al massimo della piega abbiamo meno grip, ma questa non è una scusa. Gli altri si sono adattati meglio di noi.

Quali miglioramenti ci sono in vista?
Stiamo lavorando tanto, non è facile fare grandi modifiche in pochi mesi. Abbiamo già provato il forcellone nuovo, abbiamo il telaio da provare tra una settimana a Misano e stiamo lavorando anche per cercare più potenza, ma non è facile. Quando avevamo provato la moto 2018 pensavamo fosse migliore di quella del 2017, ma quando abbiamo iniziato a gareggiare abbiamo visto che la realtà è un’altra. Quello di Misano sarà un test molto importante, ma non è mai detto che quello che provi vada bene.

Che obiettivo hai per la fine della stagione?
All’inizio mi ero prefissato di lottare sempre per la top 6, ma è molto difficile. Ora ti direi di finire a punti in tutte le gare, senza alcuna eccezione, e ovviamente in top 10. A Brno ho chiuso quattordicesimo, ma non mi rende contento.

Hai rinnovato con Aprilia, quello che era un tuo grande desiderio, secondo te Aprilia cos’ha visto in te?
Alla fine tutti i piloti viviamo dei risultati, è vero che non abbiamo iniziato la stagione molto bene, ma rispetto ai miei due compagni di squadra sono sempre arrivato davanti a loro. A parte la pura velocità, è anche un discorso di sviluppo, in questi anni abbiamo creato una moto competitiva rispetto a quello che era prima. In questo paddock hanno capito quanto sia importante la continuità e la calma, e inoltre ci vuole l’esperienza.

Proprio la continuità è una cosa che ti è mancata nella tua carriera…
Spero mi possa aiutare tanto e punto a crescere. È importante continuare a lavorare con lo stesso gruppo di persone, sulla stessa base della moto. A Brno i primi dieci erano in 7 secondi, questo vuol dire che tutto è molto serrato. Il nostro specchio è Ducati con Dovizioso, come hanno migliorato negli anni. È spettacolare il livello di Dovizioso adesso. Umilmente è un po’ il mio obiettivo.

Dal prossimo anno arriverà Andrea Iannone, vi conoscete?
Sì, Andrea sia fuori sia dentro la pista è una persona esplosiva, con carattere. Credo che questo sia buono, anche io sono un po’ così. Ha fatto dei podi sia con Ducati sia con Suzuki e sicuramente a livello di sviluppo ci aiuterà tantissimo. Andrea è fortissimo, mi spingerà ad avvicinarmi ancora di più al limite, sarà uno stimolo molto buono per me e per tutta la squadra per continuare a migliorare e a spingere. Quando ho saputo che Andrea aveva firmato mi sono congratulato con Romano perché ha fatto un buon lavoro. Siamo entrambi giovani ed entrambi abbiamo una buona esperienza. La squadra è fortissima, ora dovremo stare tutti uniti e migliorare la RS-GP.

Girano voci che Scott Redding possa essere il nuovo collaudatore di Aprilia, cosa ne pensi a proposito?
Credo che sia molto importante avere dei collaudatori e un test team forte con buoni ingegneri e buone risorse. Ogni anno ci sono sempre più gare in calendario e bisogna dare anche un po’ di respiro ai piloti, è importante che con la testa si arrivi freschi alle gare e che si possa passare del tempo con la tua famiglia. Il test team deve anche fare delle gare, perché il livello è molto alto, e Aprilia sta lavorando molto bene su questo aspetto. Scott conosce già la moto, sa quali sono stati i problemi quest’anno, abbiamo avuto finora gli stessi problemi e siamo simili come velocità.

Sei in MotoGP dal 2009, con una parentesi nel 2011, in tutti questi anni com’è cambiata l’azione in pista?
È impressionante vedere com’è cambiata. Tutte le moto sono molto evolute, sono fortissime. Ricordo all’inizio che c’erano le CRT, le Open, delle MotoGP vecchie. Adesso la moto più vecchia è quella che ha vinto l’anno scorso. Il livello tecnologico è molto alto, così come lo è quello dei piloti, e arrivano piloti forti dalla Moto2. Si è ridotto molto il distacco tra i piloti e credo la MotoGP sia nel momento migliore della sua storia.

Max Biaggi è il nuovo ambasciatore di Aprilia, sei contento?
All’inizio lo vedevo come uno “lontano”, gli porto tanto rispetto essendo uno dei più grandi della storia, ma in realtà è una persona molto più vicina di quello che pensavo. Parlo abbastanza con lui. Ci dà la sua opinione sulla nostra situazione e mi piace perché ha tanto rispetto in questo. Credo che lui dia una buona immagine ad Aprilia a livello mondiale, e sono contento.

Sei diventato papà da qualche mese, adesso come vivi il motociclismo?
In un modo simile, non ho perso la passione e anzi, mi piacerebbe tanto lottare per il podio proprio per renderli orgogliosi di me. Quello che ora per me è più difficile è avere così tante gare e stare lontano da loro. L’unica cosa difficile del diventare papà è questo: è complicato andare via. Spero che il prossimo anno possano venire con me a tutte le gare, e così il problema sarà risolto.

La passione per il motociclismo è proprio una cosa di famiglia per voi, ma se Mia o Max ti chiedesse di salire in moto tu saresti contento?
No, non molto. La MotoGP è la mia passione, ma ogni volta ci sono più cadute. Ho esperienza con mio fratello, soffro tanto ogni volta che cade, e non voglio soffrire di nuovo con i miei bambini. Come hai detto te però la mia famiglia ha la benzina nel sangue, se Max o Mia chiederanno una moto vediamo, farò il massimo perché mi chiedano una palla.

Aggiungi un commento