"Oltre giugno no si può andare"
Dopo aver chiuso il contratto con Andrea Dovizioso, che resterà con il team Ducati per altri due anni, la casa di Borgo Panigale deve concentrarsi sul compagno di squadra del forlivese. Nel 2017 e nel 2018 è stato Jorge Lorenzo a occupare l’altra parte del box, ma il maiorchino non è riuscito a ottenere i risultati sperati. Nelle prossime settimane la situazione si dovrà chiarire e Paolo Ciabatti, direttore sportivo della casa di Borgo Panigale, ha detto ad As.com: “Sicuramente dovremo prendere la decisione a giugno, dato che le opzioni che abbiamo con Danilo (Petrucci) e Jack (Miller) scadono il 30 giugno, quindi decideremo tra Mugello e il Gran Premio di Catalunya”. Riguardo alla possibilità di rinnovare con Lorenzo con ingaggio basso e bonus in base ai risultati Ciabatti nono chiude la porta: “Sì, perché no. La cosa più importante per prendere una decisione, prima di parlare di soldi, è sapere che il lavoro fatto dà un buon risultato. Se non riusciamo a risolvere questa situazione, vedremo sempre gare come quella di Le Mans, che non sono al livello di Jorge. Abbiamo un test di due giorni a Barcellona, per provare le gomme Michelin e il nuovo asfalto e possiamo provare ad aggiustare quello che gli manca. Vedremo poi al Mugello, anche se non abbiamo problemi ad aspettare Barcellona. Oltre però non si può andare, per rispetto anche degli altri piloti, che hanno la possibilità di andare in altre squadre”. Petrucci ha centrato il secondo gradino del podio a Le Mans e Ciabatti ha commentato: “Quando fa gare come quella dimostra di essere pronto per il team ufficiale. Jack è alla sua prima stagione con la Ducati e sta guidando la moto 2017. Il prossimo anno resta in Pramac con una moto 2019, come i due piloti del team ufficiale, e arriverà Bagnaia che invece guiderà quella 2018”. Quindi a seconda di quale sarà la decisione, uno tra Petrucci e Lorenzo saluterà le "rosse" e Ciabatti ha aggiunto: “Dispiace sempre perdere un pilota con cui hai lavorato bene e se hai un buon rapporto personale è ancora più difficile. Danilo lo conosco da quando ha iniziato nel campionato italiano Superstock, da quando era un bimbo, ma allo stesso tempo mi piace molto anche Jorge. È una persona positiva, fantastica. È sempre difficile prendere queste decisioni, sai che scegli un buon pilota, ma che ne perdi un altro altrettanto buono. È la parte del mio lavoro che non mi piace. Mi dispiace quando i cicli finiscono, ma così è la vita. L’importante è farlo con onestà intellettuale e rispetto per le altre opportunità che hanno i piloti”.