La parola ai protagonisti
Prima dell’inizio del Gran Premio delle Americhe, ad Austin Marc Marquez e Valentino Rossi hanno tenuto due conferenze stampa separate , nelle quali hanno ovviamente parlato di quanto successo in Argentina.
Il Dottore, nella sua hospitality Yamaha, non ha voluto soffermarsi molto sull’episodio e ha detto: “La cosa più importante da fare ora è guardare al futuro, voglio cominciare a guidare la mia moto e su questa pista avremo tanto lavoro da fare. Quello che penso su quell’incidente l’ho già detto dopo la gara, non è il caso di ripetere le cose. Parlare con lui? Forse non è ancora arrivato il momento giusto. Il mio stato d’animo è comunque buono, sarebbe stato importante guadagnare là qualche punto, la gara non era stata facile”. Dopo le due prime sessioni di prove libere in Texas ci sarà l’incontro con la Safety Commission e su questo Rossi ha detto: “Sarebbe bello parlare tutti insieme, sono curioso di sapere cosa pensano gli altri piloti. Carmo Ezepleta (CEO di Dorna, ndr) ci vuole parlare, ma non so cosa vorrà dire”.
Lo spagnolo è stato molto criticato dopo il GP d’Argentina e ha detto: “Come pilota ho avuto un’esperienza in più. Ci sono situazioni nuove in tutte le gare, nel motociclismo vai al limite, commetti errori e sei sanzionato. Tutti siamo al limite e tutti possiamo commettere errori, come quando ognuno cade da solo. In Argentina sono successe molte cose. Sono un pilota, una persona, a cui piace migliorare e prova a imparare dagli errori. In questo caso e in quella gara sono successe molte cose. Ho commesso un errore, sono stato punito e sono andato a chiedere scusa, ed è quello che credevo di dover fare e non ho rancore nei confronti di Rossi”. Valentino Rossi ha ammesso di aver paura a correre con Marquez in pista, e lui ha risposto: “Le opinioni altrui sono da rispettare, ma ho sempre detto che in moto non ho mai avuto paura”. Molte critiche si sono rivolte anche al regolamento e alle sanzioni e Marquez ha detto ai microfoni di Movistar: “È un po’ come nel calcio, gli arbitri una volta fischiano una cosa e un’altra volta ne fischiano un’altra. È difficile che in Safety Commission tutti ci mettiamo d’accordo, ma con il regolamento si possono trovare soluzioni, per esempio nella partenza. Non credo che saranno tutti contro di me, i piloti sanno le condizioni che c’erano in Argentina e questo fa sì che si possano fare più errori del normale. Ho già parlato con molti di loro”.
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