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Troy Bayliss: a Phillip Island è secondo nella SBK australiana!

A Phillip Island è scesa in pista anche la Superbike australiana con un debuttante d'eccezione: Troy Bayliss. L'ex campione del mondo, a 51 anni suonati, ha sfiorato la vittoria con una prestazione superlativa 
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SuperBike
Troy torna alla grande
La stagione 2018 del campionato mondiale Superbike è iniziata in contemporanea con quella della Superbike australiana e sulla pista di Phillip Island nella notte italiana è sceso in pista anche il grande Troy Bayliss impegnato nel campionato nazionale. L’australiano, che il 30 marzo compirà 49 anni, si era classificato in terza posizione nella Superpole e dopo una partenza non magistrale, è riuscito a recuperare terreno e a raggiungere il leader della corsa. Bayliss, che negli anni 2001, 2006 e 2008 ha vinto il titolo mondiale Superbike sempre con Ducati, è riuscito a prendere la testa della gara ma alla fine ha tagliato il traguardo in seconda posizione, dietro ad Herfoss su Honda, che l'ha passato precedendolo per poco più di due decimi. Bayliss, tornato alla guida della sua adorata “rossa”, ha anche siglato il giro veloce in 1’33.788 (per la cronaca Sykes ha ottenuto la superpole in  1’30”099) e ha dato una grande dimostrazione di forma forma fisica e mentale, visto che la gara è stata condizionata dalla pioggia. Infatti dei 12 giri in programma, i piloti ne hanno percorsi sei a causa del maltempo, con una seconda partenza dopo che era stata esposta la bandiera rossa. Probabile che se Troy avesse avuto qualche giro sarebbe riuscito a vincere la gara, ma è comunque soddisfatto: "Sono felice di avere fatto una gara del genere, è come se avessimo fatto due gare e in condizioni molto dure, ho davvero dovuto usare la testa le condizioni erano molto difficili. La seconda parte era per lo più asciutta, quindi  mi sentivo più a mio agio. All'ultimo giro sono stato largo alla curva quattro e questo errore ha condizionato la mia prestazione. Pensavo di avere una possibilità in più, ma ho sbagliato, temevo che anche Josh (Waters ndr) potesse anche passarmi sul traguardo, ma non è successo".
 

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