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Moto2 Sky Racing Team VR46, Marini: “Abbiamo ottime possibilità”

Moto2 news – Nello Sky Racing Team VR46 quest’anno ci sarà anche Luca Marini al suo terzo anno nella categoria di mezzo e con le idee piuttosto chiare sul suo futuro. Il 20enne ha spiegato cosa si aspetta da questa stagione e quali sono i suoi punti forti e quelli su cui deve ancora lavorare. Tra i suoi vantaggi avere “Un grande maestro”: Valentino Rossi
"Livello alto in Moto2"
Lo Sky Racing Team VR46 impegnato nella stagione 2018 della Moto2 è stato presentato a Milano, con i due piloti Luca Marini, "fratellino" di Valentino Rossi, e il miglior debuttante del 2017 Francesco Bagnaia. Marini ha detto: “Sono in uno dei migliori team in Moto2, magari non quello con la migliore esperienza, perché solo da un anno è in questa classe, ma sono molto contento perché con la Kalex e con le Öhlins stiamo lavorando tantissimo anche a casa. Abbiamo ottime possibilità e sono contento, più dell’anno scorso. Ho più stimoli in questo team, come quando si cambia team, ho un pacchetto di persone di alto livello che lavorano con me, non resta altro che lavorare a testa bassa. In Moto2 il livello è molto alto, in queste due stagioni ho cercato di capire e carpire il più possibile da quelli che hanno vinto, Zarco, Morbidelli. Ho chiesto loro qualche consiglio e qualcosina di interessante me l’hanno detto, per esempio di non lasciare nulla al caso e che si può fare la differenza anche se non si è al 100% con la moto”.
Parlando delle aspettative di questo 2018, il 20enne ha spiegato: “L’obiettivo di quest’anno sarà crescere ancora di più, vedo nella mia carriera un altro anno in Moto2, oltre a questo, sperando di continuare con questo team secondo me nel 2019 dovrò puntare al bottino grosso. Quest’anno proverò a salire sul podio e a migliorare il mio miglior risultato, ma voglio prendermela con calma. Con il giusto sacrificio arriverà tutto. Punto alla top 5 in ogni singola gara, vedo molti piloti cresciuti e forti. Lo scorso anno c’era Morbidelli un gradino sopra gli altri, quest’anno invece li vedo sulla stessa linea, e sono 6-7, mi piace mettermi dentro tra questi”. Il suo compagno di squadra Bagnaia lo conosce da tempo e di lui ha detto: “Pecco ha già fatto tanto l’anno scorso, ha sorpreso tutti ed è importante essere il suo compagno di squadra, leggere i suoi dati, visto che quest’anno sarà uno dei pretendenti al titolo. Sarà importante anche capire come ci si sente ad avere così tanta pressione. Ci conosciamo da circa otto anni e tra di noi c’è sicuramente molto più rispetto. Spero di poterlo affrontare in pista, questo vorrà dire che siamo tutti e due davanti”. Punti deboli e di forza di Marini: “Il mio punto debole è che mi manca ancora un po’ di esperienza per partire in prima fila, stare nelle prime posizioni e imparare e gestire una gara nelle prime posizioni. Il mio punto di forza in particolare non lo so, penso di essere migliorato in tante cose, ma sicuramente la freddezza che ho prima e durante la gara potrà aiutarmi molto. Un altro punto di forza è tutto il lavoro che svolgo nella preparazione, prima di scendere in pista. Mi reputo uno che lavora di più sia in casa, sia in pista. Mi piace guardare i dati della telemetria fino alle nove o dieci di sera. Ho imparato così da Vale, lui è uno dei primi ad arrivare in pista ed è l’ultimo sempre ad andare nel motorhome a dormire. Ho un grande maestro. Magari alle gare quest’anno potrà dedicarmi più tempo, visto che sono nel suo team, e sono molto contento di questo. Solo lui potrà darmi certi insegnamenti”. Le idee sul futuro le ha chiare e ha aggiunto: “Spero di arrivare il più presto possibile in MotoGP, se non è tra due anni per me non succede niente, l’importante è lavorare per arrivarci. Con Valentino corro già al Ranch ed è il più difficile da battere, ma soprattutto è il più difficile da tenere dietro. Quando poi si arriva alla gara finale è incredibile, tira fuori qualcosa che prima non aveva”.

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