MotoGP 2017, Bartholemy, manager del team Marc VDS: “Pronto a parlare con altri produttori”
MotoGP news – Dopo la partenza di Jack Miller, il team Marc VDS potrebbe cambiare costruttore, non avendo avuto da Honda l’attenzione che si aspettava. Questo è quanto dichiara il team manager Michael Bartholemy che avrebbe voluto schierare la coppia Miller-Morbidelli, ma le resistenze della casa di Tokyo non hanno fatto restare l’australiano
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Nel 2018 il team Marc VDS schiererà in MotoGP la coppia di debuttanti composta da Franco Morbidelli, fresco campione del mondo di Moto2, e Thomas Luthi, e il team manager Michael Bartholemy ha l’amaro in bocca per non esser riuscito a far restare Jack Miller. Il promettente pilota australiano ha infatti firmato per il team Pramac Ducati per questo 2018, dove sarà il compagno di squadra di Danilo Petrucci, e secondo Bartholemy è andata così per delle ragioni ben precise. A GP-inside, il belga ha dichiarato: “Un produttore non dovrebbe perdere un pilota come Jack Miller. Era importante che restasse con noi per il nostro progetto, ma stava chiedendo alcune cose alla Honda e non le avremmo avute per il 2018. Lo abbiamo aiutato il più possibile, abbiamo parlato molto con Honda, avremmo fatto di più se avessimo potuto, ma dal produttore non abbiamo mai avuto una risposta positiva”. Inutile negare che Bartholomy si sia sentito tradito da Honda e ha addirittura dichiarato: “Abbiamo fatto molto per Honda negli ultimi tre anni. Quando un’altra squadra di Honda (LCR, ndr) ha avuto problemi economici, abbiamo preso un secondo pilota, Miller, ed è stata una sfida più grande di noi. Essere trattato come l’ultima ruota del carro non è bello. Fortunatamente ci sono altri tre produttori interessati a noi e che vogliono avere un team satellite. Sono aperto a parlare con tutti e anche a cambiare”. Gli atri produttori interessati ad avere un team privato sono KTM, Suzuki e Aprilia, e chissà mai che per il 2019 le cose cambino davvero.
Nel 2018 il team Marc VDS schiererà in MotoGP la coppia di debuttanti composta da Franco Morbidelli, fresco campione del mondo di Moto2, e Thomas Luthi, e il team manager Michael Bartholemy ha l’amaro in bocca per non esser riuscito a far restare Jack Miller. Il promettente pilota australiano ha infatti firmato per il team Pramac Ducati per questo 2018, dove sarà il compagno di squadra di Danilo Petrucci, e secondo Bartholemy è andata così per delle ragioni ben precise. A GP-inside, il belga ha dichiarato: “Un produttore non dovrebbe perdere un pilota come Jack Miller. Era importante che restasse con noi per il nostro progetto, ma stava chiedendo alcune cose alla Honda e non le avremmo avute per il 2018. Lo abbiamo aiutato il più possibile, abbiamo parlato molto con Honda, avremmo fatto di più se avessimo potuto, ma dal produttore non abbiamo mai avuto una risposta positiva”. Inutile negare che Bartholomy si sia sentito tradito da Honda e ha addirittura dichiarato: “Abbiamo fatto molto per Honda negli ultimi tre anni. Quando un’altra squadra di Honda (LCR, ndr) ha avuto problemi economici, abbiamo preso un secondo pilota, Miller, ed è stata una sfida più grande di noi. Essere trattato come l’ultima ruota del carro non è bello. Fortunatamente ci sono altri tre produttori interessati a noi e che vogliono avere un team satellite. Sono aperto a parlare con tutti e anche a cambiare”. Gli atri produttori interessati ad avere un team privato sono KTM, Suzuki e Aprilia, e chissà mai che per il 2019 le cose cambino davvero.
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