Una Yamaha a quattro ruote
Nello stand Yamaha del salone di Tokyo, oltre alle moto, quest’anno c’era anche la Motiv, una citycar con abitacolo a due posti, la casa giapponese aveva precisato che poteva montare un motore elettrico ma anche uno a benzina 3 cilindri 1000. Un’unità che dovrebbe avere circa 80 CV e potrebbe derivare dal tre cilindri Yamaha della MT-09, accoppiata a un cambio a doppia frizione a 6 marce. La Motiv è lunga 269 cm, in pratica come la Smart,rispetto a quest’ultima è 5 cm più stretta e 6 cm più bassa e soprattutto più leggera: pesa 100 kg in meno. Interessante la soluzione pensata per la carrozzeria: è realizzata con una plastica particolare che resiste agli urti meglio della lamiera d’acciaio e dell’alluminio, oltre a essere più facile da smontare per le riparazioni. Finora nulla era trapelato sulla sua possibile commercializzazione, anche se il prototipo sembrava una versione pressoché definitiva. Nel corso di una recente intervista però Hiroyuki Yanagi, presidente di Yamaha, ha “vuotato il sacco” annunciando l’avvio della produzione della vettura già dal prossimo anno. Yamaha in passato si è occupata di progettazione di motori pe rl’industria automobilistica, suo il propulsore della Toyota 2000GT prodotta dal 1967 al 1970 e anche il quattro cilindri della Toyota Ceclica (la casa giapponese possiede un pacchetto azionario rilevante di Yamaha), il V6 3.0 litri della Ford Taurus SHO e il recente V8 per la Lexus LFA oltre a vari prodotti per Volvo.