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Moto senza specchietti: può andare in giro? Rischi, sanzioni e normativa

Una moto senza specchietti può andare in giro? Cosa rischia se circola? Ecco le sanzioni previste e cosa dice la normativa nello specifico. 

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Legge e burocrazia

Specchietti moto: cosa sono e come sono fatti

Gli specchietti retrovisori sono un accessorio indispensabile per la sicurezza durante la guida e hanno la stessa funzione di quella delle auto. Infatti, una moto o uno scooter non potrebbe circolare se ha uno specchietto rotto o se non è omologato. Lo specchietto serve a guardare cosa succede indietro e quindi ad aumentare lo spazio di visione, inglobando anche la parte posteriore e laterale al conducente. Questo è importante per avere sotto controllo la situazione attorno a sé quando si è alla guida, e quando si deve compiere un’azione come svoltare o sorpassare un’altra auto, oppure cambiare corsia e spostarsi su un lato. 

Lo specchietto di una moto si compone di un corpo, detto body, che include lo specchio e il meccanismo di regolazione. Può essere formato da materiali differenti, che influiscono sul prezzo finale. Lo specchietto vero e proprio è un vetro riflettente anabbagliante, curvato adeguatamente in modo tale da ampliare la visibilità. Il meccanismo di regolazione consiste in un sistema che permette di muovere lo specchietto allo scopo di trovare l’angolo di visione migliore, che varia in base alle caratteristiche del conducente. Tutti questi elementi sono uniti al manubrio della moto grazie a un’asta

 

Come usare gli specchietti retrovisori in moto: attenzione all’angolo morto

Quando si fanno le prime esercitazioni su strada per prendere la patente, un aspetto a cui prestare attenzione che viene sottolineato dall’istruttore è rappresentato dal cosiddetto “angolo morto”, ovvero quella zona cieca e celata al campo visivo del guidatore, perché non è visualizzata né dagli specchietti, né dalla vista del conducente, a meno che non muova la testa per visualizzarla, ma a quel punto l’angolo morto diventerebbe un altro. 

Questo è valido sia per chi guida un’auto, sia soprattutto per chi guida una moto, che peraltro ha già un campo di visione che deve avere a che fare con l’utilizzo del casco, il quale va a limitare la visione periferica. In aggiunta a ciò si deve ricordare che gli specchietti retrovisori della moto sono laterali e non centrali, pertanto la visione è per forza limitata. In generale, per ovviare alle difficoltà generate da un angolo morto, il guidatore può voltare rapidamente la testa per controllare cosa c’è nell’angolo morto, per poi tornare sul suo campo di visione non ostruito. Un metodo per ovviare a questa mancanza può essere anche quello di applicare un altro specchietto dedicato a coprire l’angolo morto, laddove possibile. 

Questi sono tutti elementi da prendere in considerazione per spiegare l’importanza di avere specchietti omologati e delle giuste dimensioni e che riescano a coprire la più ampia porzione di campo fuori visuale diretta possibile. 

Ma cosa significa specchietto omologato? E cosa dice la normativa in proposito?

 

Moto senza specchietti? Cosa dice la normativa

Abbiamo già spiegato che una moto senza specchietti non può circolare. Il riferimento normativo è l’articolo 72 del Codice della Strada, che stabilisce al comma 1d che i ciclomotori e i motoveicoli (e agli autoveicoli) devono essere equipaggiati con dispositivi retrovisori

Allo stesso tempo, l’articolo 78 del Codice della Strada spiega che “i veicoli a motore e i loro rimorchi devono essere sottoposti a visita e prova presso i competenti uffici del Dipartimento per i trasporti terrestri quando siano apportate una o più modifiche alle caratteristiche costruttive o funzionali, ovvero ai dispositivi di equipaggiamento indicati negli articoli 71 e 72, oppure sia stato sostituito o modificato il telaio”. Inoltre, “chiunque circola con un veicolo al quale siano state apportate modifiche alle caratteristiche indicate nel certificato di omologazione o di approvazione e nella carta di circolazione, oppure con il telaio modificato e che non risulti abbia sostenuto, con esito favorevole, le prescritte visita e prova […] è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 430 € a 1.731 €”. 

Per alcuni questa norma è di dubbia interpretazione, tuttavia la giurisprudenza ha già tratto argomenti di questo tipo, annoverando nei suoi archivi anche casi di moto che circolavano senza specchietti, che a tutti gli effetti è una modifica “apportata alle caratteristiche costruttive o funzionali”, nonché ai dispositivi di equipaggiamento citati nell’articolo 72. Questo significa che se si circola su una moto senza specchietti si può andare incontro alla sanzione amministrativa come stabilito dal succitato art. 78. In altri casi, la multa da pagare prevede un importo più basso.  

 

Specchietto moto omologato: cosa significa

Abbiamo capito che una moto non può circolare senza specchietti, ma non abbiamo ancora capito cosa significa specchietti omologati. La risposta ce la dà la direttiva europea 80/780/CEE, che nel corso del tempo ha ricevuto diversi aggiornamenti. Quest’ultima prevede quanto segue: 

  • Se il motoveicolo ha una velocità pari o inferiore a 100 km/h deve disporre di uno specchietto retrovisore con marchio di omologazione CE, che deve essere apposto sulla parte sinistra del mezzo nei Paesi dove la circolazione è a destra e viceversa. 
  • Se il motoveicolo ha una velocità pari o superiore a 100 km/h deve disporre di due specchietti retrovisori con marchio di omologazione CE, che devono essere apposti rispettivamente sul lato sinistro e destro del mezzo. 

Con la direttiva comunitaria 97/24CE si precisa che l’obbligo dei due specchietti retrovisori vige per tutti i motocicli a due ruote, senza accennare alla velocità massima. 

In ogni caso, bisogna fare riferimento alla direttiva 2003/97/CE, che stabilisce che il numero degli specchietti retrovisori presenti sulla moto deve coincidere obbligatoriamente con quanto riportato in omologazione. Cosa significa? Che se il motoveicolo è originariamente omologato con due specchietti retrovisori, anche in caso di velocità pari o inferiore a 100 km/h dovrà disporre comunque di due specchietti. Sostanzialmente, quanto stabilito dalla direttiva 2003/97/CE ha maggiore valore rispetto a quanto decretato dalla meno recente direttiva 80/780/CEE. 

La direttiva 2003/97/CE, inoltre, specifica le dimensioni che devono avere gli specchietti retrovisori dei motoveicoli. In particolare, per quanto riguarda la superficie riflettente, le dimensioni minime e massime da rispettare per i retrovisori circolari sono le seguenti: 

  • Superficie superiore a 69 cm2;
  • Diametro retrovisore circolare superiore a 94 mm e inferiore a 150 mm;

Per quanto riguarda i retrovisori non circolari, le dimensioni devono consentire di iscrivere sulla superficie riflettente una circonferenza del diametro di 78 mm. Per ciò che concerne le dimensioni massime, sulla superficie riflettente le dimensioni devono essere tali affinché possa essere iscritto un rettangolo di 120x220 mm. 

 

Moto circola senza specchietti: multe e sanzioni

La sanzione amministrativa per le moto che circolano senza specchietti omologati o danneggiati può essere compresa tra un minimo di 87 euro e un massimo di 344 euro

Tuttavia, come abbiamo scritto in un paragrafo precedente, alcuni potrebbero far applicare anche la sanzione amministrativa stabilita dall’art. 78, guardando alla mancanza degli specchietti come una modifica delle caratteristiche costruttive dei veicoli in circolazione senza comunicazione come da procedura descritta sul Codice della Strada. In questo caso, la multa sarebbe molto più salata, partendo da un minimo di 430 euro e arrivando a un massimo di 1.731 euro

 

Quanto costa uno specchietto retrovisore per la moto?

Uno specchietto retrovisore per la moto può costare da 10 a 70 euro. Se il prezzo del modello fornito dalla casa madre è troppo elevato, si può ricorrere all’aftermarket, dove è possibile trovare un costo più economico, ma è necessario sapere a quali rischi si vanno incontro. 

Ricordiamo, infatti, che gli specchietti retrovisori devono essere omologati e presentare quindi una lettera (E) seguita da un numero, che rappresenta il Paese di riferimento, all’interno di un cerchio. Questo simbolo significa che l’omologazione è avvenuta in quel Paese rappresentato dal numero, ma che può circolare in tutti gli Stati membri. Il numero identificativo dell’Italia è il 3. Pertanto, uno specchietto retrovisore per moto omologato in Italia presenterà il simbolo E3 inscritto in un cerchio. 

 

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