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Moto caduta da fermo, le mosse giuste per rialzarla

È facile far scivolare la moto a terra, basta un attimo di distrazione e la caduta è "dietro l'angolo". Il difficile poi è risollevarla, ecco qualche consiglio per farlo nel modo corretto 

 

Sdraiare la moto a terra mentre si esegue una manovra a bassa velocità, o addirittura da fermi, è un “infortunio” che prima o poi capita a tutti i motociclisti. Basta un attimo di disattenzione, la moto che si inclina di qualche centimetro di troppo e la “frana” è inarrestabile.

Fatto il danno, bisogna rimboccarsi le maniche per risollevare il mezzo. Ma a volte l’operazione può essere davvero difficile: sono tante le moto e gli scooteroni che pesano più di 200 kg e possono mettere in crisi la schiena del “sollevatore”. Per non correre rischi, conviene agire con calma seguendo le semplici regole che vedete in questa pagine. Nei casi più impegnativi, però, lasciate perdere l’orgoglio e chiedete aiuto a un passante!

 

 

Salvarsi la schiena

La moto è a terra? Non fatevi prendere dal panico. La tecnica corretta prevede di abbassarsi piegando le gambe, tenendo la schiena ben dritta e voltando le spalle alla moto. Ecco come bisogna organizzare l’operazione.
➊ Girare il manubrio
Come primo passo, girate il manubrio in modo che la ruota punti in alto: sarà più agevole rialzarla, riducendo lo sforzo necessario per il sollevamento.
➋ Spalle alla moto
Dando le spalle alla moto, con una mano afferrate la maniglia del passeggero, con l’altra l’estremità inferiore del manubrio e poi spingete con le gambe. Questa posizione permette di sfruttare al meglio i muscoli delle gambe. Però, bisogna fare attenzione a non esagerare con lo slancio: c’è il rischio di farla cadere dall’altra parte!
Aprire il cavalletto
Se la moto si è sdraiata sul fianco destro, l’operazione è più sicura: basta ricordarsi di aprire il cavalletto laterale, che provvederà a sostenerla una volta rialzata evitando che ricada.

 

Se cade non fermatela

Quando una moto comincia ad adagiarsi, meglio non fare gli eroi: lasciatela cadere. Bloccare la sua “discesa” forse eviterà qualche danno alla carrozzeria, ma vi farà sicuramente rischiare danni fisici gravi come contratture o strappi muscolari, perché ai muscoli (che sono “freddi”) si richiede uno sforzo forte e improvviso. Quindi se perdete il controllo, lasciate il manubrio e fate solo attenzione che la moto non vi trascini nella caduta finendovi sulle gambe o sui piedi.
 

Mai piegare la schiena

Se la moto cade a terra è sempre un piccolo “dramma”: sentire il rumore della carrozzeria che si graffia sull’asfalto, i sorrisetti dei passanti e degli automobilisti… Insomma, senza rifletterci si rischia di agire d’istinto, tentando di sollevarla piegando la schiena, come se si trattasse di raccogliere una penna. Questa è l’azione peggiore che possiate fare: il colpo della strega (come minimo) è assicurato, perché con questo movimento non si sfruttano le gambe (che hanno i muscoli più potenti di tutto il corpo).
 

@insella.it Rialzare la moto dopo una caduta non è facile, ma con la tecnica giusta è (spesso) possibile . . . #moto #motociclismo #tipsandtricks #insella #royalenfieldhimalayan #cadutainmoto ♬ suono originale - inSella.it

I controlli prima di ripartire

Quando la moto è in piedi e sul cavalletto, concedetevi un attimo di riposo e poi controllatela: anche le cadute più banali possono provocare dei danni. Da vedere:
➊ La funzionalità delle leve sul manubrio e di entrambi i blocchetti elettrici.
➋ L’integrità del manubrio: non deve essere storto. Assicuratevi inoltre che giri bene a destra e a sinistra.
➌ Se la moto è caduta dalla parte del silenziatore, controllare che sia ancora saldo.
➍ Controllare l’integrità della parte bassa della carena: perdere dei pezzi in movimento è pericoloso, potrebbero anche forare le gomme.
➎ Sulle moto bisogna controllare che pedane e pedali (freno o cambio) siano ancora utilizzabili.

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