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Video TT 2015, Hutchinson sfiora Dunlop a 200 km/h

Dalla corsa su strada più famosa al mondo ecco un filmato che vi terrà col fiato sospeso: Ian Hutchinson, dopo un piccolo salto, perde per un istante il controllo della moto e taglia la strada a Michael Dunlop. Tragedia sfiorata di pochissimo e polemiche infinite
Sfiorato per un pelo
Vedere Hutchinson sollevato sulla sella che ti sfreccia davanti a oltre 200 km/h è un’esperienza che non augureremmo a nessuno... È successo al TT 2015 e Michael Dunlop non solo ha sfiorato Hutchinson, per un attimo eterno sollevato dalla sua moto, ma, apparentemente, non ha mollato il gas per un solo istante. Molti diranno che è proprio questa la differenza tra una persona “normale” e un pilota, quel briciolo di follia che spinge l’uomo a spostare sempre più in là il proprio limite. Certo, in un’edizione che ha già visto la sua prima vittima – il francese Franck Petricola, morto dimercoledì 3 giugno nel lungo rettilineo di Sulby – un video come questo ha rinfocolato le polemiche che sono da sempre di casa al TT, fin da quando, nel 1972, Giacomo Agostini scelse di non correre dopo la scomparsa del suo amico pilota Gilberto Parlotti (Ago aveva già vinto 10 volte al TT, dal 1966 con l'MV Agusta al 1972, sempre con la Casa varesina). La tragedia sfiorata da Dunlop ha indotto molti a pensare al debito di sangue finora richiesto dal TT: 145 piloti dallla prima edizione del 1907, quando si è iniziato a correre il Mountain Circuit, dove oggi gli specialisti girano a oltre 210 km/h di media, più forte che su qualsiasi pista permanente.  A queste velocità qualsiasi errore o esitazione può significare la morte. Al di là della bellezza spettacolare del TT, che negli ultimi anni ha incrementato la sua attrazione verso piloti e sponsor, la domanda che molti si pongono è: ha senso correre senza alcun margine di sicurezza rischiando la propria vita per ogni metro dei 60,7 km del tracciato?

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