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MotoGP 2015, Guido Meda: "Rossi non è finito"

Valentino Rossi news - Guido Meda da quest'anno torna a raccontare la MotoGP, il giornalista milanese ricoprirà anche l'incarico di vice direttore di Sky Sport e direttore della redazione motori. Sul Dottore ha le idee chiare: troppe volte è stato dato per finito e poi ha sorpreso tutti
Il grande ritorno di Meda
Dopo mesi di indiscrezioni nelle scorse settimane è arrivata la notizia ufficiale: Guido Meda, dopo l’ultimo anno passato in Mediaset a commentare la SBK con Biaggi, approda nel 2015 sulla piattaforma satellitare di Sky.
Meda tornerà dunque nella cabina di commento del Motomondiale, da quest'anno in qualità di Vice Direttore di Sky Sport e Direttore della redazione motori, che, come sappiamo, oltre a quelli della Moto GP, detiene pure i diritti della Formula 1. "Torno a commentare la MotoGP, che è ciò che mi ha dato un po' di luce e visibilità negli ultimi anni e che ci ha fatto tanto divertire”, ha commentato Meda su Sky Sport, aggiungendo poi: “Divento anche capo della Redazione Motori e quindi mi occuperò anche di Formula 1. Sono curiosissimo di vedere dai primi test come andranno sia in Formula 1 che in MotoGP”.
E con il suo ritorno al Motomondiale, assisteremo certamente anche al ritorno del binomio Rossi - Meda. Il giornalista non ha infatti mai nascosto la propria ammirazione per il pilota pesarese: “Io mi sono abituato - oltre a passare per suo tifoso perchè ho vissuto la sua era migliore, l'era forse migliore del motociclismo italiano nella storia - a sentire certi che lo davano per finito”, ha detto, “per tre volte l'anno dopo ha vinto il mondiale. Per come lo vedo e per come lo conosco, il Rossi che abbiamo visto l'anno scorso, senza dubbio, è sempre un gran condimento per uno spettacolo che, però, nasce bello di suo".
Inutile negarlo, il primo amore non si scorda mai, vero, ma Meda ha parole buone pure per il diretto, ma non unico, avversario del “suo” Rossi: "Il Marquez di adesso - o meglio, il Marquez dello scorso anno e degli ultimi anni - è un po' quello che era il Rossi di 10 anni fa, anche lui assolutamente armato di quella stessa arma letale di Rossi, che è quella del sapersi divertire sempre tutte le volte che mette il sedere sulla moto". Oltre al “Vice-Rossi”, come lo stesso Meda chiama Marquez, non vanno però dimenticati avversari del calibro di Lorenzo o delle due Ducati che, promette il giornalista, offriranno, ancora una volta, un grande spettacolo a tutti gli appassionati. 

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