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Brembo: i segreti dei freni della Superbike a Imola

La casa italiana svela l’impegno dei sistemi frenanti del Mondiale SBK per la prossima tappa che si svolge all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari 
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SuperBike
Staccate da panico a Imola
Il circuito di Imola ospita la quinta tappa del Mondiale Superbike 2017. Come da programma, Brembo ha svelato dati interessanti sull’utilizzo degli impianti frenanti in questo appuntamendo dellle derivate di serie. Il circuito è molto tecnico, con staccate molto impegnative e molto diverse tra loro. Il tracciato ha 22 curve (di cui 13 a sinistra), un breve rettilineo d’arrivo di 358 metri e varie pendenze con valori che raggiungono i 7,8 gradi. Su una scala di difficoltà da 1 a 5 utilizzata dai tecnici Brembo, l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari si è meritato la promozione a i pieni voti, insieme a quelli di Donington e Chang. Ogni giro richiede di utilizzare i freni 12 volte, per un totale di oltre 32 secondi, record per l’intero Mondiale 2017: i piloti usano i freni per il 30 per cento della durata della gara. Le decelerazioni medie sono alte ma non altissime: gli 1,14 g delle SBK - che usano dischi in acciaio - sono comunque superiori ai valori ottenuti dalla MotoGP con dischi in carbonio a Jerez, Austin e Termas de Rio Hondo. Tra tutte le 12 frenate, le più impegnative sono due, sette sono di media difficoltà e tre sono leggere. La più dura in assoluto è la Variante del Tamburello: le moto arrivano a 289 km/h e scendono in pochi istanti a 104 km/h in 188 metri di frenata. I piloti usano i freni per 4 secondi con un carico sulla leva di 5,8 kg, uno dei più alti dell’intero Mondiale, e subiscono una decelerazione di 1,5 g. I freni, poi, vengono fortemente stressati alla Variante Alta: i piloti passano da 235 km/h a 91 km/h in 141 metri che percorrono in 3,2 secondi. 

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