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Suzuki SV 650 ABS: facile e divertente

Leggera e potente quanto basta, la quarta generazione della naked Suzuki si conferma tra le più facili e divertenti della categoria. Omologata Euro 4 e dotata di ABS di serie, ha un prezzo corretto allineato alle concorrenti 
Risale all'ormai lontano 1999 la presentazione della prima SV 650. Nel corso del tempo sono arrivate varie versioni, nude e carenate, con linee arrotondate o spigolose, fino ad arrivare alla quarta generazione in arrivo in questi giorni dai concessionari. Ma la sostanza non cambia: la bicilindrica Suzuki era e rimane una moto bella e "concreta", potente quanto basta e senza troppi fronzoli, adatta al principiante in cerca di una moto facile come al pilota più smaliziato che vuole una moto divertente e poco impegnativa da comprare e da mantenere.
Bicilindrico rivisto
Il cuore della quarta versione della SV 650 è sempre il valido bicilindrico a V a 90° di 645 cm3, che in questa versione ha una poteza dichiarata di 75 CV a 8.500 giri (contro i 72 CV della versione precedente), è omologato Euro 4 e consuma davvero poco (la casa dichiara 26,05 km/l, il valore più basso della categoria). Tantissime le modifiche apportate (oltre 60) per migliorare l’efficienza e ridurre i consumi: i pistoni hanno un innovativo rivestimento resinato della camicia, per diminuire l’attrito col cilindro, mentre l'accensione di tipo Dual-Spark, cioè con due candele per cilindro migliora la combustione. Rispetto alle precedenti SV sono nuovi anche l’impianto di scarico (ora più compatto), la scatola filtro e il sistema di raffreddamento, che vanta una ventola più grande e un radiatore più largo di 20 mm.
Completissima la strumentazione, contenuta nell'ampio display digitale; il frontale è dominato dal grosso faro tondo.
Partenze più facili…
Il bicilindrico della SV 650 è un motore affidabile e robusto, volutamente privo dei sistemi oggi di moda per contenere i costi. L'unico "aiutino" elettronico presente è il Suzuki Low  RPM Assistant, un insolito sistema che facilita la vita a chi non ha troppa esperienza, evitando che il motore si spenga nelle partenze da fermo un po' brusche, quando si procede lentamente oppure a motore freddo. 
Tutto nuovo lo scarico, compatto e dal sound piacevole; i pistoni hanno dei nuovi anelli raschiaolio dalla forma ad L.
Cura dimagrante
Gli ingegneri giapponesi hanno lavorato parecchio anche per ridurre il peso rispetto alla versione precedente. La SV 650 in ordine di marcia pesa solo 197 kg, cioè 8 kg meno della versione precedente. La ciclistica è svelta e maneggevole: non ci sono soluzioni avveniristiche, ma tutta la componentistica è ben “rodata” e amalgamata. Il telaio è a traliccio in tubi d’acciaio, con una forcella tradizionale con steli da 41 mm ed escursione di 125 mm, regolabile solo nel precarico come il mono posteriore. Scelte tradizionali anche per l’impianto frenante, dotato di serie di ABS sviluppato dalla Nissin: davanti ci sono due dischi da 290 mm con pinze a doppio pistoncino non radiali. 
Sovrastrutture snelle
La SV 650 ha i fianchi “snelli”, grazie al serbatoio stretto e alla seduta rastremata all’altezza delle ginocchia. La sella a soli 78,5 cm da terra permette di appoggiare facilmente entrambi i piedi a terra a chiunque, anche a chi è di corporatura minuta. La nuova strumentazione sfrutta un grosso display LCD che mostra tutto ciò che serve, tra cui la marcia inserita, tachimetro, contagiri, orologio e indicatori per la temperatura dell’acqua e il livello del carburante.
Curato il codino, col doppio faretto a led; la nuova seduta è più rastremata e a soli 78,5 cm da terra.
Pronta per essere personalizzata
Molti gli accessori ufficiali Suzuki già a catalogo che permettono di "giocare” con la moto migliorando l'estetica (di serie la SV è volutamente "minimalista", senza fronzoli inutili), il comfort e la praticità, per consentire agli acquirenti di crearsi una moto unica: si va dagli accessori classici come il terminale di scarico con fondello in carbonio e la borsa da serbatoio, a quelli insoliti (e azzeccati) come la bellissima seduta anni 70 e i fianchetti laterali in stile scrambler. La moto sarà disponibile dai concessionari da fine marzo, a partire da 6.490 euro in versione nero opaco e con strisce sul serbatoio (a scelta, bianco, blu o rosso) a 6.590 euro f.c.

Come va
Tante conferme e poche sorprese per la SV 650 che sfoggia un’erogazione ancora più corposa ai medi regimi e buone doti di allungo nella guida sportiva. Il bicilindrico riprende senza strappi anche in sesta marcia da poco più di 2000 giri, sfoderando poi una spinta corposa tra i 4 e i 6500 giri in un crescendo che porta la lancetta del contagiri a superare agevolmente i 9000 giri, oltre i quali è meglio non insistere (anche se il motore arriva senza sforzo al limitatore, posto a 11.000 giri).



Ha la potenza che serve... e che si usa
Non servono 200 cavalli per divertirsi in moto, soprattutto sui percorsi misti e sulle strade di montagna. Chi non ci crede deve provare a fare un giro con questa SV 650: i suoi 75 CV sono più che sufficienti per tenere ritmi elevati tra le curve, garantendo accelerazioni mozzafiato. Sempre contenute le vibrazioni, avvertibili solo agli alti regimi al manubrio e comunque mai fastidiose per il pilota. Ci hanno particolarmente colpito frizione e cambio: morbida la prima, particolarmente preciso il secondo, che ha dimostrato di digerire gli strapazzi della guida sportiva senza battere ciglio.



Agilissima ma "facile"
Eccellente la maneggevolezza: le "vecchie" SV 650 erano già agili e divertenti, ma questa è nettamente migliore, grazie alla cura dimagrante e al telaio che la tiene incollata all’asfalto anche quando si esagera. A qualsiasi andatura si dimostra stabile, mantenendo un’agilità sorprendente. Non è forse una naked per “smanettoni” (per i quali la Suzuki ha già a listino la GSR 750), ma è sicuramente una moto facile da usare in ogni situazione, perfetta per chi è alla sua "prima moto" grazie alle dimensioni contenute e al peso ridotto che aiutano in particolare nella guida in mezzo al traffico.



Frenata “morbida”
Le sospensioni, pur essendo semplici e prive di regolazioni (precarico a parte), hanno una taratura azzeccata, perfetta per andare a spasso ma capace di sopportare senza problemi la guida "allegra" e le staccate al limite. Anche l’impianto frenante è adeguato alla personalità della "media" Suzuki, con un'azione piuttosto “morbida” che non mette in difficoltà anche su fondi difficili (dove comunque si può contare sull'aiuto dell'ABS)
 

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore bicilindrico a V
Cilindrata (cm3) 645
Raffreddamento a liquido
Alimentazione  a iniezione
Cambio a sei marce
Potenza CV (kW)/giri 75 (56)/8.500
Freno anteriore a doppio disco
Freno posteriore a disco
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 78,5
Interasse (cm) 144,5
Lunghezza (cm) 214
Peso (kg) - in o.d.m 197
Pneumatico anteriore 120/70-17"
Pneumatico posteriore 160/60-17"
Capacità serbatoio (litri) 14,5
Riserva litri nd

Suzuki SV 650 2016

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