Il Metropolis è lussuoso e accessoriato
Il nuovo tre ruote Peugeot sembra fatto su misura per gli “automobilisti pentiti”, quelli che passano allo scooter perché  stufi di restare fermi in coda nel traffico mentre accanto a loro sfilano moto e scooter. Essendo omologato come motocarrozzetta, si può guidare anche con la patente B malgrado il motore 400 a iniezione elettronica da  37,2 CV, quindi ben superiore ai 125 delle moto permesse a chi ha la patente “da auto”. E poi sfoggia dotazioni analoghe a quelle delle Peugeot a quattro ruote, come la “Smart key” (si può avviare lo scooter tenendo in tasca le chiavi), le luci diurne a led, il parabrezza regolabile, il doppio poggiaschiena (quello del pilota regolabile) e il freno di stazionamento elettrico azionato da un pulsante sul manubrio. Lussuoso e assemblato con cura, ha la pedana piatta che aumenta la capacità di carico del vano sottosella a doppia apertura. La sospensione anteriore a quadrilateri interconnessi permette il bloccaggio elettrico dell’avantreno alle basse velocità (come l’Mp3) evitando così di dover appoggiare i piedi a terra.

Come va
La posizione di guida è comoda e naturale, con il busto eretto e il manubrio alla giusta distanza. Un po’ impegnativo nelle manovre da fermo, (i 256 kg si sentono) il Metropolis si dimostra agile e leggero una volta in movimento, ponendosi a metà tra l’Mp3 (il più “svelto” a bassa velocità tra i tre ruote) e il Quadro (il più stabile in assoluto nei curvoni veloci) dal punto di vista dinamico.
Il nuovo motore Peugeot da oltre 37 cavalli ha un buon tiro ai bassi regimi, ma allunga vigoroso e progressivo fino alla massima velocità. Viaggi e sorpassi in autostrada non sono un problema, ben protetti dal comodo parabrezza regolabile in altezza. I freni sono progressivi e piuttosto potenti (se si tirano a fondo le leve, non è difficile bloccare le ruote). L’ABS arriverà, ma solo tra un annetto.