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Kawasaki Z 650: agile e scattante

La nuova naked "media" Kawasaki ha un telaio tutto nuovo e una ricca dotazione di serie che comprende frizione antisaltellamento e pinze freno monoblocco. Il motore è quello della ER6 in versione Euro 4, poco assetato e pronto ai medi regimi. Prezzo molto interessante
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€ 6.790
La ER-6n è stata una delle moto più vendute dell'ultimo decennio di Kawasaki: dal 2005 ne sono state vendute oltre 121mila unità in tutta Europa. La sua erede si chiama Z 650, (come la "nuda" presentata da Kawasaki esattamente 40 anni fa) e rappresenta l’alternativa più agile e leggera alla impegnativa Z 900. Nome a parte, si tratta di un'evoluzione pesante per la "piccola" Kawa e propone molte novità tecniche che da un lato esaltano le sue doti da "prima moto" e dall'altro contribuiscono a renderla interessante per i piloti più esperti.

Più coppia per il bicilindrico frontemarcia
Il motore bicilindrico frontemarcia di 649 cm3 è ora omologato Euro 4 ed eroga 68 CV a 8.000 giri. Rispetto alla precedente versione perde circa 3 CV, ma la coppia massima passa da 64 a 65,7 Nm a 6.500 giri e l'erogazione è più corposa tra i 3.000 e i 6.000 giri, quelli più utilizzati nella guida di tutti i giorni. Migliorano anche i consumi: Kawasaki promette 23.3 km/l misurati secondo il ciclo medio WMTC.Nuova anche la frizione antisaltellamento, sviluppata in collaborazione col reparto corse Kawasaki.

Nuovo telaio a traliccio
Le novità più importanti riguardano però la ciclistica. C'è un nuovo telaio con struttura a traliccio in tubi d'acciaio, più leggera di 10 kg rispetto a quella (sempre in tubi ma con schema "a diamante") della ER-6n. In realtà tutta la moto ha subito una vigorosa "cura dimagrante": il peso in ordine di marcia passa infatti dai 206 kg della ER-6n ai 187 kg della Z 650, ben 19 kg in meno ottenuti con un attento lavoro di riduzione delle masse che, tra l'altro, ha coinvolto anche il forcellone a banana (più leggero di 2,7 kg rispetto al precedente).
A sinistra il nuovo telaio a traliccio sfoggia un'accattivante livrea "verde kawa racing"; d'effetto il forcellone "a banana".

Sospensioni più efficaci
Novità anche per le sospensioni. Al retrotreno l'ammortizzatore è collegato al forcellone tramite un leveraggio progressivo (Horizontal Back-link), mentre la ER-6n aveva l'ammortizzatore fissato direttamente sul forcellone: questa soluzione garantisce un miglior compromesso tra le esigenze della guida sportiva e il comfort. Minori cambiamenti per la forcella, sempre di tipo tradizionale con steli da 41 mm, ma rivista nella taratura idraulica.
L'azione del monoammortizzatore è resa più efficace dal leveraggio collocato in posizione orizzontale che lo collega al forcellone; tutta nuova la frizione antisaltellamento di serie.
Frenata più potente
Migliorata anche la frenata. Davanti ci sono sempre due dischi da 300 mm con profilo a margherita, ma ora le pinze a doppio pistoncino (con attacco di tipo tradizionale) sono monoblocco, controllate dall’ABS che si avvale della compatta centralina Bosch 9M.
All'anteriore ci sono due pinze monoblocco a doppio pistoncino con attacco tradizionale; chiara e ben leggibile la strumentazione multifunzione con display LCD "negativo", risulta ben leggibile anche in pieno sole.

Migliora la posizione di guida
La Z 650 è una naked accogliente. La sella è a soli 79 cm da terra (un centimetro e mezzo in meno rispetto alla ER-6n) e la zona di raccordo tra sella e serbatoio è stretta e ben sagomata: in questo modo le gambe scendono "dritte" e i piedi toccano terra con sicurezza. La nuova foggia del serbatoio però costringe a rinunciare a un litro di capienza, ora da 15 litri invece dei 16 della ER-6n. Nuovi anche i poggiapiedi per il pilota, nonché leve freno e frizione regolabili su cinque posizioni.
La Z 650 è già disponibile dai concessionari in tre colorazioni: bianca con telaio verde, tutta nera e argento metallizzato. Il prezzo è di 6.790 euro per la versione standard, che salgono a 8.190 euro per la “Performance” equipaggiata con terminale Akrapovic, coprisella passeggero, cupolino sportivo fumé e protezione adesiva sul serbatoio.
Il nuovo serbatoio ha una capienza di 15 litri ed è ben sagomato; il faretto a Led riprende il logo dei modelli della famiglia "Z".

Come va
In sella si apprezzano subito le dimensioni compatte, la facilità con cui si mettono i pedi a terra e la leggerezza della moto, soprattutto nelle manovre da fermo. La posizione di guida è buona, con il pilota ben inserito nel "corpo" della moto, anche se avremmo preferito un manubrio un po' più largo. Solo chi supera il metro e 80 potrebbe trovarsi con le gambe un po’ troppo rannicchiate, ma tra gli optional c'è una sella più alta di 3,5 cm che dovrebbe risolvere il problema.



Tanta coppia ai medi regimi
Il motore, nonostante sia un po' meno potente rispetto alla precedente versione Euro 3, piace per l’elasticità e la prontezza ai medi regimi. In sesta marcia è capace di riprendere da poco più di 2.000 giri senza incertezze, sfoderando un’erogazione piena e regolare da 3.000 a 7.000 giri. L’allungo invece non è il suo forte, quindi è inutile tirare le marce fino al limitatore (posto attorno ai 10.000 giri): per sfruttare le prestazioni della Z 650 è meglio cambiare marcia e godersi la spinta ai medi. Le vibrazioni ci sono, inutile negarlo, ma nella guida normale si sentono poco: diventano fastidiose solo agli alti regimi, in particolare sulla sella. Bene invece cambio e frizione.



Scattante e maneggevole

La nuova ciclistica è davvero un passo avanti rispetto a quella della ER6n: maneggevolezza e agilità sono notevoli, soprattutto nei tratti di misto stretto, ma anche precisione e rigore nei tratti veloci sono molto buoni.
Ci sono piaciute le sospensioni: hanno una taratura particolarmente morbida (soprattutto il mono, regolabile comunque nel precarico), ma si sono dimostrate anche capaci di digerire bene la guida sportiva, segno di una buona messa a punto.



Frenata a prova di principiante
L’impianto frenante è potente e ben modulabile: il comando del posteriore ha una corsa iniziale un po’ lunga per impedire ai principianti di "esagerare" quando si trovano in situazioni difficili. In ogni caso c'è un buon ABS pronto a limitare i problemi: nel corso di questo primo test il sistema si è dimostrato davvero ben a punto. 
Tirando le prime conclusioni, la nuova Z 650 è una naked  “entry level” che in realtà offre molto: è ben rifinita, ha linee piacevoli, dimensioni contenute e peso piuma. Su strada dimostra di essere ala portata dei neofiti, ma anche di poter soddisfare i piloti esperti. E il tutto è offerto a un prezzo competitivo: ne vedremo parecchie in giro.

Carta d'identità

Dati tecnici (dichiarati dalla casa)
Motore bicilindrico
Cilindrata (cm3) 649
Raffreddamento a liquido
Alimentazione a iniezione
Cambio a 6 marce
Potenza CV (kW)/giri 68 (50,2)/8.000
Freno anteriore a doppio disco
Freno posteriore a disco
Velocità massima (km/h) nd
Dimensioni
Altezza sella (cm) 79
Interasse (cm) 141
Lunghezza (cm) 206
Peso (kg) - in odm 187
Pneumatico anteriore 120/70-17"
Pneumatico posteriore 160/60-17"
Capacità serbatoio (litri) 15
Riserva litri nd

Kawasaki Z650 2017

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